Cultura

Cina: disastri naturali, le vittime silenziose

Dall'inizio dell'anno, oltre 1600 cinesi uccisi da disastri naturali

di Redazione

Dall’ inizio dell’ anno 1.630 persone sono in morte in Cina a causa di disastri naturali. Lo ha detto oggi Jia Zhibang, un alto dirigente della Commissione nazionale per i disastri, rivelando per la prima volta una cifra che fino alla settimana scorsa era considerata un segreto di Stato. Jia ha aggiunto che i danni materiali sono stati di oltre 20 milioni di dollari e che 13 milioni di persone sono state evacuate nelle zone colpite dal maltempo. La Cina, che ha una popolazione di 1,3 miliardi di persone, e’ stata colpita l’ estate scorsa da una serie di violenti tifoni. La ”declassificazione” dall’ elenco dei segreti di Stato del numero delle vittime delle sciagure e’ stata decisa nel quadro della campagna per una maggiore trasparenza degli atti di governo. Si ignora se sia retroattiva.

Il bilancio ufficiale delle vittime del crollo di una diga nella provincia dell’ Henan nel 1975, che si valuta intorno alle 85 mila persone, non e’ mai stato rivelato. Non esiste una valutazione ufficiale neanche per le vittime della carestia del 1958-61, che secondo le stime potrebbero essere state fino a 30 milioni. Molti studiosi attribuiscono la carestia – che continua a essere classificata tra i disastri naturali – alla politica di industrializzazione forzata seguita in quegli anni dal presidente Mao Zedong.

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