Mondo
Cina: la polizia distrugge edificio di culto cattolico
Una chiesa cattolica e' stata distrutta in Cina nel villaggio di Yutouchang, sull'isoletta di Pingtang, al largo di Fuzhou, nel Fujian
di Redazione
A mettere in pratica la demolizione il primo settembre scorso e’ stata la polizia locale, che – secondo fonti di AsiaNews – e’ giunta con dei bulldozer per abbattere l’edificio – illegale secondo la legge cinese – picchiando alcuni fedeli che volevano impedirne la distruzione. Due persone sono rimaste ferite nei tafferugli.
La chiesa, terminata nel luglio 2006, con una superficie di 1000 mq era costata 400 mila yuan, pari a circa 40 mila euro. La polizia ha anche avvertito che nei prossimi giorni distruggera’ un’altra chiesa in costruzione nel vicino villaggio di Ao Qian. Negli ultimi anni, i 400 fedeli di Ao Qian, in maggioranza pescatori si sono tassati per raccogliere oltre 500 mila yuan e costruire la chiesa, che ha una superficie di 250 mq, ed e’ una costruzione a piu’ piani. ”I nostri fedeli – dice la fonte di AsiaNews – si sono sacrificati perfino risparmiando sul cibo, per potere costruire questa chiesa. Ma adesso il governo ignora il sangue e il sudore della povera gente e distrugge tutto. Tutto cio’ e’ profondamente ridicolo e ci sentiamo afflitti e indignati”. La polizia giustifica queste distruzioni con ”motivi di sicurezza”.
La Cina permette la pratica religiosa solo in luoghi di culto registrati presso l’Ufficio affari religiosi e considera un attentato alla sicurezza la pratica in luoghi di culto illegali. Nel Fujian, vi e’ una forte comunita’ cattolica che non accetta di essere registrata per timore di dover sottostare al controllo dell’Associazione patriottica cinese, che ha lo scopo di creare una Chiesa nazionale staccata dalla Santa Sede.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.