Cultura

Civiltà Cattolica: il problema non è la Biagi ma l’abuso che le aziende fanno

Appello della rivista dei Gesuiti a coniugare competitività aziendale e tutela sociale. La Csr delle aziende sta in come gestiscono la precarietà

di Redazione

«La flessibilità non può essere considerata un mito nè il principale problema», mentre “coniugare competitività aziendale e tutela sociale non è impossibile”. È quanto anticipa l’Adnk del prossimo numero di “Civiltà cattolica”, la rivista dei Gesuiti italiani con il visto della Santa Sede.

“Civiltà cattolica” fa il punto sulla legislazione relativa al lavoro e alla flessibilità elogiando la legge Biagi ma stabilendo anche una differenza fra flessibilità e precarietà. “Il centro del problema – scrive infatti la Civiltà cattolica – non è la flessibilità che la riforma Biagi (e prima ancora la riforma Treu) favorisce, ma è piuttosto il fenomeno della negativa precarietà generato da un abuso della riforma da parte di molti. Il problema è essenzialmente di natura etica e coinvolge la responsabilità sociale delle aziende: esso sta nella corretta applicazione del leggi nell’interesse dell’intera collettività”.

“La precarietà del lavoro – si legge ancora su ‘Civiltà cattolicà – che non è sinonimo di flessibilità, costituisce un problema grave che deve essere risolto, in quanto tocca la vita di molti giovani e delle loro famiglie e condiziona le grandi scelte della vita”.

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