Welfare
Coldiretti: in Campania in difficoltà 8 agriturismi su 10
L80,4 per cento degli agriturismi campani abbia denunciato perdite già nei primi mesi del 2008,
di Redazione
Il fatto che l?80,4 per cento degli agriturismi campani abbia denunciato perdite già nei primi mesi del 2008, nonostante la Pasqua ed i ponti di primavera e la Pasqua, a causa dei danni di immagine provocati dall?emergenza rifiuti è motivo di grande preoccupazione per la stagione turistica in arrivo. E? quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell?indagine promossa dall?Unioncamere Campania e Isnart che individua nell?agriturismo il settore piu? colpito dal calo di presenze turistiche.
Il fatto che oltre 12 milioni di italiani, pari a circa un quarto della popolazione, dichiarano che l’emergenza rifiuti sta influenzando la scelta della Campania come destinazione di vacanza è la dimostrazione che – sottolinea la Coldiretti – la mancata raccolta dei rifiuti a Napoli ha un impatto sull?intera regione e coinvolge sia le città che le campagne.
E gli agriturismi che traggono le loro possibilità di successo sulla qualità del territorio, il cibo genuino e la buona tavola sono quelli – aggiunge la Coldiretti – ad essere maggiormente penalizzati.
Occorre togliere i rifiuti dalle strade e avviare concretamente un piano strutturale di bonifica del territorio per uscire definitivamente da una emergenza che rischia di provocare nel 2008, secondo la Coldiretti, danni di immagine sul Made in Italy stimabili nella perdita di mezzo punto percentuale di Prodotto Interno Lordo (PIL).
Ad essere stati maggiormente danneggiati sono il turismo e il Made in Italy agroalimentare che – sottolinea la Coldiretti – è un patrimonio nazionale costruito nel tempo da generazioni di imprese agricole che svolge nel mondo un ruolo da traino per l’intero sistema economico e va difeso senza esitazione da situazioni che ne compromettono l’immagine in Italia e nel mondo.
Si deve quindi uscire dall’emergenza – precisa la Coldiretti – con un piano strutturale che provveda a rimuovere al piu’ presto la spazzatura dalle strade delle città, ma anche a valorizzare le campagne intervenendo in modo strutturale con un piano di bonifica e riqualificazione del territorio e del paesaggio messo a rischio dalla cattiva gestione ambientale.
L’agroalimentare Made in Italy – conclude la Coldiretti – è il secondo settore nella formazione a livello nazionale del prodotto interna lordo mentre l’agricoltura italiana è prima in Europa per valore aggiunto e detiene la leadership comunitaria nella qualità con il maggior numero di prodotti a denominazione di origine riconosciuti (169).
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