Non profit
Coldiretti, Marini: «Bene Berlusconi sui mercati agricoli»
L'apprezzamento de presidente di Coldiretti per l'annuncio di Berlusconi a lavorare «per vedere se anche attraverso i mercati gestiti direttamente dagli agricoltori si possa avviare un'azione rispetto ai prezzi»
di Redazione
«Stiamo sostenendo con impegno l’obiettivo di aprire in ogni città un mercato gestito direttamente dagli agricoltori per offrire prodotti locali e di stagione che tagliano le intermediazioni e garantiscono la qualità, la genuinità, la sicurezza e la convenienza». È’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per l’annuncio del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a lavorare «per vedere se anche attraverso i mercati gestiti direttamente dagli agricoltori si possa avviare un’azione rispetto ai prezzi».
«Abbiamo già dato vita con successo ad un centinaio di iniziative sperimentali in molte città italiane, da Taranto a Milano, da Bergamo a Caserta, da Cremona a Salerno che hanno dimostrato – ha sottolineato Marini – come nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo ci sono ampi margini da recuperare per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori. L’offerta di prodotti del territorio che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti risponde, peraltro, alle esigenze di un numero crescente di consumatori che chiedono un comportamento sostenibile anche a tavola».
Lo dimostra il boom dei distributori di latte crudo alla stalla, di cui un elenco è disponibile sul sito www.coldiretti.it, dove latte fresco di altissima qualità puo’ essere acquistato a prezzi variabili tra un euro ed un euro e venti (per il biologico), mentre sugli scaffali il latte fresco è venduto attorno a 1,4 euro al litro, riciclando peraltro il contenitore ed eliminando così anche la dispersione di in rifiuti.
«Siamo consapevoli – ha precisato il presidente della Coldiretti – che si tratta di una forma di vendita che potrà riguardare solo una fetta limitata del mercato che però grazie alla maggiore concorrenza è in grado di svolgere una importante funzione calmieratrice e per questo va diffusa e sostenuta».
I farmers market – spiega la Coldiretti – sono i mercati esclusivi degli agricoltori che si distinguono dai normali mercati perché a vendere sono solo gli agricoltori che offrono prodotti locali e di stagione (non si trovano per esempio gli ananas che non sono coltivati in Italia) che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto costosi e inquinanti prima di giungere in tavola.
Negli Usa a distanza di vent’anni dall’apertura dal primo farmers market di Union Square, i mercati degli agricoltori hanno invaso l’intera città di New York e se ne contano ormai una cinquantina in tutti i principali quartieri della grande mela da Manhattan al Bronx, dal Queens a Brooklyn fino allo Staten Island. Il fenomeno ha conquistato gli Stati Uniti, da costa a costa e si è verificato un aumento del 53 per cento negli ultimi dieci anni con ben 4.385 farmers market presenti in tutte le principali città come New York, Los Angeles o San Francisco. Esperienze di successo sono presenti anche nei Paesi europei.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.