Comitato editoriale
Alla Casa Sollievo Bimbi di Vidas in dono 1500 “Titti”
Stefania Bastianello, direttore tecnico di Aisla, ha deciso di donare ai piccoli ospiti dell’hospice pediatrico l’intera collezione dell’iconico canarino giallo realizzata insieme al marito, mancato 10 anni fa a causa della Sla. La cerimonia di consegna nel giorno dell’anniversario «Desidero che i ricordi e le emozioni possano diventare circolari e generativi, e nulla come il sorriso di un bambino può esserlo», ha commentato Bastianello
di Redazione
È molto più di un dono, è uno “stormo” giallo d’amore quello che oggi è planato a Casa Sollievo Bimbi di Vidas, tra i pochissimi hospice pediatrici in Italia. Si tratta della collezione privata di Stefania Bastianello, direttore tecnico di Aisla – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – che oggi popola con i suoi 1.500 “Titti”, non solo gli spazi comuni di questa struttura, ma anche le stanze e il gioco dei bambini affetti da patologie gravissime, che Vidas cura qui e a domicilio ogni giorno.
Il brutto col tempo si sfuma, il bello riemerge e brilla come il gesto d’amore di Stefania Bastianello. La storia di questa stupefacente collezione – indubbiamente tra le più grandi d'Europa – ha accompagnato, infatti, un intero decennio di vita, quello trascorso insieme a suo marito, Cesare Scoccimarro. Talentuoso informatico colpito da sclerosi laterale amiotrofica a soli 32 anni, Cesare è mancato proprio 10 anni fa, il 26 luglio del 2012, quando di anni ne aveva 50.
Sopra Stefania Bastianello (al centro), alla sua destra Barbara Rizzi, direttore scientifico di Vidas in occasione della consegna della collezione. In basso Bastianello con il marito Cesare
«La Sla ha travolto la nostra esistenza quando eravamo poco più che trentenni. Una convivenza complessa, spesso dolorosa. Lui immobile ed io superattiva. Questa è stata la nostra danza, il sole e il girasole», dichiara Stefania Bastianello, che continua. «Cesare è stato un Grande Uomo, pieno di talenti e passioni, era energia pura e libera. La reciprocità crea compattezza ed è questo lo spirito con il quale dono la nostra collezione di Titti. Desidero che i ricordi e le emozioni possano diventare circolari e generativi, e nulla come il sorriso di un bambino può esserlo».
I ricordi di Stefania e Cesare sono tanti e belli, nonostante la Sla con la quale hanno convissuto per 18 anni. Insieme hanno affrontato le difficoltà con energia e determinazione, anche quando parevano insormontabili. E Titti, tra i personaggi più iconici e amati dei Looney Tunes che quest’anno celebra i suoi 80 anni, è l’emblema di come sia possibile trasformare la fragilità in forza.
Esattamente come Cesare che, dal 1998, infatti, ha vissuto allettato e immobile, perfettamente lucido, con la possibilità di comunicare solo attraverso gli occhi. Voleva vivere e lo ha fatto, fino alla fine, potendo contare sulla complicità e le cure di sua moglie. Lei, negli anni, ha messo la sua esperienza anche al servizio di altri malati e delle loro famiglie, sia in Aisla quale responsabile del Centro di Ascolto e direttore tecnico; sia all’interno della Federazione Cure Palliative, di cui è stata presidente fino a giugno 2022.
La collezione a Casa Sollievo Bimbi di Vidas, in basso Bastianello con parte della collezione
Titti ha, quindi, un significato speciale in questa storia. Testimonia la caparbietà con cui la coppia non ha mai rinunciato all’intensità della vita, costruendo una spiritualità etica e valoriale, fatta di libertà e rispetto per ogni scelta individuale. Dal primo piccolo Titti, acquistato da Stefania da una venditrice ambulante e ribattezzato insieme al marito “Capostipite”, la stanza in cui Cesare viveva si è pian piano arricchita di centinaia di esemplari di ogni foggia e dimensione. Tutti rigorosamente originali e alcuni persino numerati perché a produzione limitata: pupazzi, pezzi in resina, persino un telefono in bachelite e una moto elettrica per bambini funzionante cavalcata da un enorme Titti di peluche. È anche grazie a questi oggetti che quella stanza, a dispetto delle apparecchiature elettromedicali e dei loro bip freddi e ripetitivi, è diventata un luogo vivace e colorato, in sintonia con lo spirito giocoso e combattivo di Cesare e Stefania.
«Grazie di cuore a Stefania che in un momento così significativo per lei ha pensato a Casa Sollievo Bimbi», afferma Giorgio Trojsi, direttore generale di Vidas. « Il suo gesto di generosità è un modo straordinario per dare continuità di vita alla sua collezione e per aiutarci a coltivare il gioco, un aspetto fondamentale per ogni bambino, anche per chi è affetto da gravissime disabilità. Per i nostri bambini e per i loro fratellini e sorelline, spesso tra i più toccati dalle conseguenze della malattia, abbiamo voluto realizzare un ambiente bello, colorato e luminoso, per aiutarli a vivere anche qui momenti di leggerezza e normalità. Titti in questo sarà un prezioso alleato».
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