Comitato editoriale

Assemblea Nazionale Anffas: «Continuiamo a coltivare speranza»

Si è svolta online l'assemblea annuale, con 200 partecipanti. Presentato il Bilancio Sociale di Anffas Nazionale. A cinque anni dalla riforma del Terzo settore, il presidente Speziale dice: «Non si può non prendere atto che numerosi sono i segnali contraddittori con i quali il Terzo settore Italiano è costretto a fare i conti»

di Redazione

Si è svolta sabato 18 giugno l’assemblea nazionale Anffas 2022, con oltre 200 partecipanti collegati da remoto. Ad aprire la giornata, la presentazione dell’inno associativo “Blu”, nella nuova versione predisposta da Anffas Trentino, armonizzata dal Maestro Armando Franceschini ed eseguita dall'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano.

Il Presidente nazionale Anffas, Roberto Speziale ha ricordato il difficile periodo vissuto in questi ormai 3 anni di pandemia, ancora del tutto presente nel nostro vissuto quotidiano: la pandemia infatti sta avendo un forte impatto negativo sui servizi e sulla loro sostenibilità, con grave rischio per la garanzia della continuità degli stessi e del mantenimento dei livelli occupazionali. Per non parlare poi degli effetti devastanti del conflitto russo-ucraino, «una vera e propria follia dell'umanità». Pur in questo quadro di forte e crescente preoccupazione, il Presidente ha esortato l’intera compagine associativa a continuare a guardare al futuro con ritrovata speranza, senza mai arrendersi, rinsaldando ancora di più il proprio forte spirito identitario ed unitario e facendo leva sulla straordinaria capacità di resilienza che l’esperienza della disabilità porta con sé.

Il tema oggetto scelto per il 2022 era “Sfide ed opportunità del Terzo Settore”, a 5 anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.lgs. n. 117/2017 con cui veniva definita la Riforma del Terzo Settore. Anffas credendo fortemente nei valori fondanti richiamati e sanciti dalla Riforma stessa sin da subito ha voluto dare risalto alle opportunità offerte piuttosto che soffermarsi sulle inevitabili complicazioni che una riforma di tale portata comporta: per questo ha dato vita a tutta una serie di attività formative, informative e di adeguamento di tutti gli statuti dei vari Enti facenti parte di Anffas. Ma oggi non si può non prendere atto che numerosi sono i segnali contraddittori con i quali il Terzo settore Italiano è costretto a fare i conti. Dalla mancata definizione del regime fiscale da applicare agli Enti del Terzo settore che continua a creare incertezza e, per certi versi, sconcerto; alla mancata compiuta attivazione del regime di amministrazione condivisa – si veda tutta la parte di applicazione del PNRR fino ad oggi emanata, così come definita e ribadita anche nelle pronunce della Corte costituzionale; al tentativo, poi sospeso, di assoggettare al regime IVA gli Enti del Terzo Settore; ai ritardi e alle non sempre giustificate complicazioni burocratiche legate all’avvio del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore; ed infine la mancata definizione dell’applicazione IRES.

Consapevole del proprio straordinario ruolo all’interno del sistema, Anffas ha più volte denunciato – anche in sinergia con il Forum Nazionale del Terzo Settore cui aderisce – il perdurare di determinate carenze e/o approssimazioni normative allo scopo di valorizzare il Terzo Settore considerandolo non, come qualcuno è ancora avvezzo a fare, come mero fornitore di prestazioni e servizi per conto degli Enti Pubblici, spesso al solo fine di conseguire obiettivi di risparmio non sempre giustificati o giustificabili, ma come soggetto che, in regime sussidiario e nel rispetto del principio di “Amministrazione Condivisa” concorre, assieme al perseguimento di attività di interesse generale a promuovere solidarietà e coesione sociale, a stimolare partecipazione e cittadinanza attiva e a concorrere al perseguimento del bene comune.

Alla relazione del Presidente Speziale è seguito un dibattito che ha fatto emergere il tema centrale e di grande importanza per l'intera rete associativa che assume il ruolo della famiglia, in particolare rispetto alla necessità di un sempre e più consapevole coinvolgimento delle giovani famiglie nella vita associativa anche al fine di garantire un costante ricambio generazionale. I lavori assembleari sono proseguiti con l’approvazione, all’unanimità, del rendiconto associativo chiuso al 31 dicembre 2021 che pur in un periodo di grande difficoltà ha comunque fatto registrare un andamento positivo.

A seguire Emanuela Bertini, Direttore Generale di Anffas Nazionale, ha illustrato all’Assemblea Nazionale il Bilancio sociale 2021, realizzato in conformità con quanto previsto dal Codice del Terzo Settore nell'ambito della rendicontazione sociale degli Enti del Terzo Settore. Lo stesso si configura quale strumento innovativo con cui "raccontare" e "rappresentare" quanto realizzato da Anffas Nazionale in termini di "rendicontazione sociale" nei confronti della collettività. La prospettiva auspicata è che, per l’anno 2022, venga redatto un documento che sia in grado di trasmettere l’azione complessiva di Anffas tutta, distinta da quella della sede nazionale, così da fornire ai vari stakeholder tutti gli elementi utili che sappiano dare contezza di quanto fatto in termini di impatto nel tessuto sociale. Gli atti presentati nel corso dell'Assemblea sono disponibile sul sito www.anffas.net. A questo link invece è possibile scaricare il Bilancio sociale 2021 di Anffas Onlus nazionale.

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