Comitato editoriale
Bianchi (WWF), «bene lo spostamento, ora il ripristino del Giglio»
Da WWF Italia i complimenti per lo spostamento del relitto della Costa Concordia, ma anche tre raccomandazioni: il ripristino dei fondali del Giglio, un piano rifiuti per lo smantellamento del relitto a Genova e il risarcimento del danno ambientale
di Redazione
Da ieri il relitto della Costa Concordia è al porto di Genova e dal WWF Italia arrivano i “doverosi complimenti per l’ottimo e delicato lavoro svolto per lo spostamento”, in particolari i complimenti vanno alla Protezione Civile che, sottolinea in un comunicato WWF Italia « ha saputo gestire una situazione grave e complessa senza perdere la calma e la professionalità necessaria».
Concluse le operazioni di traino della nave, la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi ha commentato affermando che si tratta di «un’operazione senza precedenti che Costa ha gestito con altissimo senso di responsabilità utilizzando le migliori capacità operative e professionali del Paese; un’operazione e che lo Stato questa volta ha saputo dirigere e controllare facendosi orientare più dalla competenza tecnica che non dalle pressioni politiche».
«Della Concordia vorremmo rimanesse un monito per tutti all’attenzione ambientale», ha concluso Donatella Bianchi. «Sperando che la tradizione degli “inchini” sia stata definitivamente archiviata, vorremmo che si continuasse a comprendere come meglio gestire i transiti nelle aree sensibili. La vicenda della Concordia ci ha fatto riscoprire la magnificenza del Santuario dei Cetacei trattato in questa circostanza con l’attenzione e il rispetto che merita, ma quotidianamente attraversato da transiti a rischio con controlli e monitoraggi insufficienti. La vicenda della Concordia deve dunque andare oltre il suo smaltimento e oltre l’azione giudiziaria, deve proseguire proprio come monito per orientare scelte sui transiti marittimi sempre più orientati dal rispetto ambientale».
Nel condividere il tono assunto dal Presidente del Consiglio e quindi nel ritenere che in primo luogo non va dimenticata la tragedia e le vittime di questa, il WWF ribadisce le raccomandazioni già ripetutamente espresse che si riassumono in questi punti:
– Ripristino dei fondali del Giglio – ora è urgente un monitoraggio dello stato dei fondali interessati per programmarne il ripristino: è urgente e necessario rimuovere le piattaforme subacquee, i detriti rimasti, il taglio delle palificazioni e dei supporti piantati sui fondali, la rimozione di qualsiasi altra attrezzatura fissa e mobile del cantiere; il ritorno al Giglio come era dev’essere ora l’obiettivo di tutti e in questo il WWF si riconosce nelle condivisibili parole espresse dal ministro dell’Ambiente Galletti.
– Smantellamento a Genova – ora che il relitto è a Genova, per smantellarlo ci devono essere tutte le autorizzazioni necessarie allo stoccaggio dei materiali scaricati per la demolizione e il riciclaggio, occorre dunque un piano per la gestione dei rifiuti.
– Risarcimento del danno ambientale – si deve completare l’istruttoria dell’Ispra, l’Istituto di ricerca che dipende funzionalmente dal ministero dell’Ambiente, sulla valutazione definitiva del danno ambientale quantificato con una prima stima prudenziale dello stesso Istituto in almeno 13 milioni di euro.
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