Comitato editoriale

Consegnato un tir di aiuti alimentari a una parrocchia romana

L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, del progetto di Afmal Fatebenefratelli “Dona un pasto a chi non ce l’ha”, ha visto protagonista la parrocchia di Sant’Enrico, periferia nord est della capitale. «Una manna dal cielo», osserva Francesco Cirillo uno dei responsabili della Caritas parrocchiale

di Antonietta Nembri

È arrivato nella parrocchia di Sant’Enrico a Roma il Tir dell’Esselunga con gli aiuti alimentari frutto del progetto di Afmal, l’associazione con i Fabenefratelli per i malati lontani, “Dona un pasto a chi non ce l’ha”.
Lunedì 31 ottobre ad accogliere la donazione con i volontari di Afmal c’erano i volontari della parrocchia e del centro Caritas. «Per noi è la prima volta ed è proprio una manna dal cielo questo dono», spiega Francesco Cirillo che con la moglie Antonella Riva è il responsabile delle attività Caritas della parrocchia all’estrema periferia nord est della capitale, oltre il raccordo anulare.

Al sistema informativo del centro di ascolto sono iscritte una media di 60 – 80 famiglie «il numero non è fisso», spiega ancora Cirillo che racconta come l’aiuto alimentare alle famiglie venga di norma garantito organizzando delle raccolte periodiche di alimenti nei supermercati della zona «la signora Nina che coordina sei/sette collaboratori si occupa degli aiuti alimentari che vengono garantiti soltanto dalle donazioni del quartiere. Per questo la donazione di Afmal la consideriamo una vera manna dal cielo, per l’aiuto alimentare alle famiglie è davvero importante e ci aiuterà per quasi due mesi»

Le famiglie aiutate dalla parrocchia sono in difficoltà economica e non riescono a far fronte alle spese quotidiane ed è proprio pensando a loro e a tante persone che per diverse ragioni vivono situazioni di povertà che è nato il progetto di Afmal che ha l’obiettivo di dare un supporto concreto. La pandemia degli ultimi due anni ha seriamente aggravato questa situazione, di pochi giorni fa il report di Caritas italiana sul numero degli italiani ridotti in povertà.

Questo progetto – spiega una nota di Afmal – nasce dall'immediatezza del bisogno e rispondere alle persone che chiedono aiuto perché non possono fare la spesa non è una situazione che si possa rimandare. Dona un pasto a chi non ce l'ha è un progetto nato proprio in occasione del primo lockdown quando migliaia di famiglie sono piombate improvvisamente nella disoccupazione e nella povertà.
Negli ultimi due anni del resto Afmal ha sostenuto diversi centri nel Lazio, in Campania e in Sicilia donando oltre 20mila pasti, ma anche materiale scolastico ai bambini, e stretto forti collaborazioni con le mense e le parrocchie come questa di Roma Sant'Enrico.

Le prossime iniziative di di Afmal sono rivolti a sostenere questo progetto in Italia come anche le missioni medico sanitarie nelle Isole Salomon e in Rep. Dem Congo, perché anche l'emergenza sanitaria non può arrestarsi. "Aiutare chi non può avere accesso alle cure mediche di base significa assicurare il diritto alla vita ad ognuno" conclude la nota dell'associazione.

Nell'immagine in apertura i volontari presenti alla parrocchia di Sant'Enrico per scaricare e organizzare gli aiuti alimentari- Tutte le immagini della giornata del 31 ottobre sono di Ufficio stampa

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