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Giovane ecuadoregno con sindrome di Down picchiato a Genova: inaccettabile

La denuncia di Anffas sul caso genovese e l'appello a porre fine a queste aggressioni ai danni persone con disabilità

di Redazione

Martedì a Genova un ragazzo con Sindrome di Down, di nazionalità ecuadoriana, è stato aggredito e malmenato brutalmente da un altro passeggero a bordo di un bus cittadino. Tutti gli altri passeggeri sono rimasti nella loro totale indifferenza: «pavidamente hanno tollerato questo maltrattamento prolungato nel tempo (dalla Foce a Sampierdarena), senza intervenire in alcun modo, con un atteggiamento vigliaccamente inerme. Ma l’indifferenza ed il menefreghismo ghettizzano e discriminano».

Così Anffas onlsu Genova scrive in una lettera di denuncia. «La doppia discriminazione (down – ecuadoriano) di cui è stato vittima il giovane, rischia di ledere il suo percorso di autonomia e va contro tutti i principi di inclusione sociale ed i diritti delle persone con disabilità intellettiva e relazionale: Anffas tutta, nella sua unitaria struttura associativa, esprime la massima solidarietà e sostegno al giovane ed alla sua famiglia. Ci aspettiamo, da parte delle Forze dell’Ordine, una solerte individuazione dell’aggressore, la cui punizione dovrà essere esemplare. Invitiamo le massime Autorità della città di Genova ad esprimersi non solo nella censura verbale di un simile accadimento, ma fare in modo che simili esecrabili fatti non debbano più ripetersi, provvedendo a favorire l’inclusione sociale e l’autodeterminazione delle persone con disabilità intellettiva e relazionale concretamente, anche attraverso metodi e strumenti che la nostra Associazione, che da più di cinquant’anni opera per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, ha collaudato».

Alla denuncia dell’associazione locale dà eco anche Anffas onlus nazionale, che presa conoscenza del terribile fatto di violenza e discriminazione accaduto «si unisce alla denuncia di Anffas Onlus di Genova, di Anffas Onlus Regione Liguria e della Cooperativa Sociale Genova Integrazione a marchio Anffas Onlus, richiedendo una immediata azione da parte delle Forze dell’Ordine volta ad individuare l’aggressore e ad impedire il ripetersi di episodi simili, frequenti, purtroppo, non solo in Liguria ma in tutto il territorio nazionale».

Foto Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

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