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I bambini del Villaggio Sos di Lugansk, la paura nei disegni

Le testimonianze del direttore di Sos Villaggi dei Bambini Ucraina e della responsabile dei programmi raccontano le difficoltà e gli sforzi per aiutare bambini e famiglie. Tra le conseguenze cresce il rischio abbandono dei minori

di Antonietta Nembri

Sos Villaggi dei Bambini Italia ha un canale di comunicazione aperto con l’omologa associazione che ha iniziato a lavorare in Ucraina nel 2003 e che nel 2010 ha aperto un primo Villaggio Sos a Brovary (Kiev) e lo scorso anno un secondo proprio a Lugansk dove offre assistenza a 288 bambini e ragazzi e a 147 famiglie della comunità locale. E proprio dall’Ucraina arriva il racconto di quanto sta accadendo ai bambini che si trovano a vivere nel cuore del conflitto.
«C'è la guerra nelle strade di Lugansk», dice Lyudmila, responsabile programmi di Sos Villaggi dei Bambini Ucraina. «La vita prosegue, ma molti stanno scappando o stanno allontanando i figli dalla città. Le strade sono vuote. Pochi i negozi aperti. È difficile fare qualsiasi previsione sul futuro».
 
Come sempre più distrattamente registrano le cronache dei giornali italiani, la guerra continua nelle due regioni orientali dell'Ucraina. I combattimenti più cruenti toccano la regione di Donetsk, vicino ai confini con la Russia, e Lugansk, dove ha sede uno dei due Villaggi Sos. La scorsa settimana sono stati 500 gli orfani evacuati dai centri di accoglienza statali, nella regione di Odessa. Altri 200 hanno raggiunto i loro parenti, fuori dal Paese.
Secondo i rapporti dell’Unhcr, sono più di 10mila gli sfollati interni. Il ministero delle Politiche Sociali ucraino – rende noto un comunicato di Sos Villaggi dei Bambini Italia – ha dichiarato di non essere in grado di affrontare la situazione (cioè fornire sostegno, case e lavoro). Rimangono le iniziative sociali e quelle dei privati che danno assistenza a chi ha dovuto lasciare le proprie case.

«Nonostante questa drammatica situazione, le famiglie Sos hanno deciso di non lasciare Lugansk», continua Lyudmila. «Tutti i bambini e le famiglie sono al sicuro e Sos Villaggi dei Bambini sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza dei bambini di Lugansk».

«La situazione economica del paese è drammatica», racconta Andriy Chuprikov, il direttore nazionale di Sos Villaggi dei Bambini Ucraina. «L’inflazione è salita al 40-50%. Questo significa che tutte le merci provenienti dall'estero hanno prezzi molto più alti. Il costo del cibo è aumentato ma il prezzo maggiore e più grave è quello delle medicine. Oltre alla nuova tassa governativa, che aveva già alzato il prezzo, ora è la crisi che l’ha praticamente raddoppiato. È  impossibile per una famiglia in difficoltà acquistarle, oggi. Molti posti di lavoro sono stati tagliati e il tasso di disoccupazione è in crescita esponenziale. Attraverso i nostri programmi di rafforzamento familiare capiamo quante siano le famiglie ad aver bisogno di aiuto e stiamo purtroppo registrando un elevato rischio di abbandono. Nel prossimo futuro ci saranno più bambini senza cure familiari».

Sos Villaggi dei Bambini Ucraina ha già ampliato i servizi per le famiglie in crisi a Kiev e nella regione circostante. «Stiamo aumentando i servizi psicologici, pedagogici e sociali per le famiglie Sos. I bambini hanno di nuovo gli stessi problemi di prima. La paura e l’incertezza li stanno mettendo a dura prova. Stiamo ricominciando tutto da capo. È terribile vedere gli effetti della guerra nei loro occhi», conclude Lyudmila.
 

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