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La nostra ricerca è appesa a un filo

Il cervello di una persona uscita dal coma "dialoga fra sé" e c'è coscienza anche dove non c'è comunicazione. Per misurare quel dialogo serve uno strumento innovativo. che la Fondazione Don Gnocchi vuole acquistare grazie anche alla nuova campagna sms solidale

di Redazione

Ogni anno in Italia quasi 2mila persone sono colpite da disturbi della coscienza (DOC). La campagna SMS solidale della Fondazione Don Carlo Gnocchi che parte oggi è dedicata proprio a loro: dal 24 febbraio al 17 marzo inviando un sms al numero 45507 o chiamando da rete fissa, si potrà sostenere la ricerca sui pazienti in coma. In particolare la Don Gnocchi vuole acquistare un innovativo strumento, denominato TMS/EEG che, combinando stimolazione magnetica transcranica ed elettroencefalogramma, misura in maniera non invasiva il dialogo interno al cervello di pazienti usciti dal coma.

Che cosa succede all’interno del cervello di pazienti sopravvissuti a una grave lesione cerebrale? Qual è il loro livello di coscienza? Perché quel che ormai è certo è che questi pazienti possono recuperare coscienza senza tuttavia riprendere la capacità di comprendere, muoversi e comunicare. Tutto sta nel capire, in assenza di segnali esterni visibili a noi, che cosa succede dentro il paziente. Aprire la “scatola nera” del cervello per misurarne il dialogo interno è un passo fondamentale per migliorare la diagnosi e la riabilitazione delle persone uscite dal coma.
All’Istituto “Palazzolo-Fondazione Don Gnocchi” di Milano è in atto una sperimentazione su persone con gravi cerebrolesioni per valutare le loro effettive potenzialità di recupero misurando la comunicazione interna al cervello, condizione necessaria affinché la coscienza possa emergere. Ciò è possibile grazie alla TMS/EEG. I risultati del lavoro avranno importanti ricadute in campo clinico, dato che la distinzione tra pazienti in stato vegetativo e pazienti che possono invece recuperare un livello minimo di coscienza è così difficile da portare un errore diagnostico anche nel 40% dei casi. Proprio oggi a Firenze è in corso un convegno internazionale organizzato da Fondazione Don Carlo Gnocchi sul come comunicare con le persone con disturbi della coscienza e come interpretare gli impercettibili messaggi che esse mandano.

«La nostra ricerca è appesa a un filo. Dona al 45507. Aiutaci ad accendere una luce dove c’è il buio più profondo. Aiuta la ricerca sulla coscienza nei pazienti in coma», recita la campagna. Il ricavato servirà all’acquisto dei macchinari necessari e alla formazione di personale medico specializzato.