Comitato editoriale
“Left Behind”, gli sguardi dei bambini oltre la mostra
Inaugurata l'esposizione delle foto di Carmine Flamminio frutto di un progetto che ha l'obiettivo di raccontare le conseguenze delle migrazioni sui minori dell'Europa dell'Est
di Redazione
Sono storie di separazione quelle al centro della mostra fotografica “Left Behind” che si inaugura lunedì 13 luglio (ore 18,30 – 23,30) alla Stecca di via G. De Castillia nel quartiere Isola di Milano.
Nella mostra del fotografo Carmine Flamminio si raccontano attraverso le immagini tante storie di separazione. Quella che vivono oltre 500mila bambini che in Europa vengono lasciati nel Paese d’origine del genitore migrante e affidati a un parente o a un vicino di casa. Un fenomeno poco conosciuto ma che, anche a causa della separazione tra genitori e figli per un tempo indefinito, implica maggiori conseguenze sui bambini, le fasce più vulnerabili della popolazione.
Ed è proprio per sensibilizzare su questa tematica e dar voce alle sofferenze dei minori che nasce la mostra “Left Behind”. Il fotografo Carmine Flamminio ha catturato con il suo obiettivo le espressioni più intense dei protagonisti di queste storie di separazione. Gli scatti sono stati fatti nella Repubblica di Moldavia, a Chisinau, Miclesti, Puhoi, e in Italia e Roma. Il percorso della mostra è completato da estratti di interviste ai soggetti del reportage realizzate dallo stesso fotografo che da anni documenta il fenomeno dell’immigrazione nel mondo dell’infanzia, con particolare attenzione alla situazione dei bambini dell'Est Europa.
La mostra è parte di un progetto di Fondazione L’Albero della Vita, che ha avviato da settembre 2014 un programma di protezione dei diritti delle famiglie transnazionali in Europa, costruendo una rete di intervento in Moldavia, Romania, Polonia e Bulgaria per aiutare i minori coinvolti, e le loro famiglie, ad affrontare la separazione, promuovendo l’inclusione sociale dei gruppi più vulnerabili in Europa.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.