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Lettera a Napolitano: incontriamoci

Il presidente nazionale di Anffas Onlus, Roberto Speziale, in una lettera al Presidente della Repubblica ha chiesto un incontro a nome dell'associazione.

di Redazione

Un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. È quello che ha chiesto ufficialmente Anffas onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) con una lettera (in allegato) del suo presidente Roberto Speziale. Una missiva che si apre un lungo, lunghissimo elenco di leggi non rispettate, diritti calpestati e situazioni estremamente difficili in cui si trovano le persone con disabilità e le loro famiglie.
 
Dopo aver annunciato la possibilità di un gesto simbolico che avrebbe visto tutte le strutture Anffas Onlus consegnare alla più alta carica dello Stato le chiavi delle associazioni perché ormai non più in condizione di perseguire la propria mission, dopo aver partecipato alla manifestazione del 31 ottobre scorso in Roma ed essere adesso impegnata a contrastare (insieme alla Fish), fra le altre cose, l’approvazione del decreto finalizzato ad aggiornare le tabelle indicative dell’invalidità civile, Anffas Onlus si appella nuovamente al Presidente della Repubblica, per chiedere, nonostante l’ottimismo nutrito per quanto dichiarato in seguito alla manifestazione di mercoledì 31 ottobre, che si tornino ad affermare da parte della Repubblica i diritti di tutti i cittadini, anche e soprattutto nei momenti di crisi.

«Gli ultimi provvedimenti in materia di contenimento di spesa sanitaria e sociale, le eventuali modifiche all’attuale sistema delle agevolazioni fiscali e la prossima riforma dell’Isee, rischiano di danneggiare le persone con disabilità e le loro famiglie» afferma il presidente nazionale di Anffas Onlus «la massiccia adesione di Anffas alla manifestazione del 31 ottobre Cresce il welfare, cresce l’Italia dimostra che non vogliamo e non possiamo arrenderci».
Roberto Speziale conclude con un auspicio «che nonostante i suoi numerosi impegni, il Presidente della Repubblica possa incontrarci: la nostra richiesta risiede, come detto anche nella lettera, nell’angoscia, preoccupazione ed allarme delle migliaia di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e famiglie che la nostra Associazione rappresenta e a cui è doveroso dare delle risposte concrete».