Comitato editoriale Coopi

Milano contro la povertà e lo spreco alimentare: via libera all’hub di Selinunte 

Grazie alle risorse dell’Earthshot Prize, vinte dal Comune di Milano nel 2021 per l’attuazione della sua Food Policy, l'ong Coopi - Cooperazione Internazionale è stata scelta per realizzare un nuovo Hub alimentare in città con base a Piazzale Selinunte, dove già opera con un punto di distribuzione e di ascolto dal 2021

di Redazione

Grazie alle risorse dell’Earthshot Prize, vinte dal Comune di Milano nel 2021 per l’attuazione della sua Food Policy, Coopi – Cooperazione Internazionale è stata scelta per realizzare un nuovo Hub alimentare in città, precisamente nel Municipio 7, con base a Piazzale Selinunte, dove già opera con un punto di distribuzione e di ascolto dal 2021. Il 5 febbraio, giornata nazionale contro lo Spreco alimentare, il vicesindaco Anna Scavuzzo ha presentato le iniziative di Food Policy che saranno realizzate in sinergia con i partner della città, tra cui Coopi, grazie al prestigioso premio internazionale, assegnato dalla Royal Foundation del Duca e della Duchessa di Cambridge con lo scopo di incentivare azioni collaborative di protezione ambientale.

Lo scopo della proposta dal Comune è fronteggiare le sfide complesse che gravitano attorno alla sostenibilità alimentare da un lato e alla lotta allo spreco di cibo dall’altro, destinandoli a chi si trova in una condizione di vulnerabilità economica. Per farlo, ci si prefigge di potenziare l’esperienza degli Hub di quartiere, centri di raccolta e stoccaggio del cibo in eccedenza proveniente da punti vendita di esercenti e grande distribuzione, nati dall’esperienza durante Expo 2015 e dalla collaborazione del Comune con la Fondazione Cariplo, Assolombarda e il Politecnico di Milano. È quindi prevista la nascita, entro il 2024, di tre nuovi Hub contro lo spreco alimentare, in aggiunta a quelli già attivi ad Isola, a Lambrate, al Centro, a Gallaratese e al Mercato Ortofrutticolo: il Food Hub Cuccagna (presso il Municipio 4), l’Hub Diffuso (al Municipio 2) e l’Hub Selinunte (presso il Municipio 7), di cui Coopi è il responsabile.

I fondi saranno utilizzati da Coopi per potenziare l’infrastruttura logistica e gestionale del progetto di “Contrasto alla povertà” già attivo nel Municipio 7, attraverso: una cella frigorifera per lo stoccaggio delle eccedenze e di un furgone per la loro distribuzione; l’utilizzo di un software gestionale che si adatti alle esigenze di catalogazione, gestione delle anagrafiche e registrazione delle operazioni di carico e scarico merci; la riqualificazione dei locali da adibire ad Hub.

Con il sostegno della spesa alimentare, la collaborazione con i servizi sociali del Municipio e quella con gli sportelli della rete QuBì, gli individui e le famiglie in difficoltà economica del Municipio 7 avranno la possibilità di accedere in numero maggiore rispetto al passato ad un servizio duraturo di distribuzione alimentare. L’identificazione delle famiglie e degli individui soli, italiani e stranieri, a cui Coopi già si rivolge, avviene grazie ai servizi sociali del Comune. Dalla crisi pandemica e dopo la guerra in Ucraina le famiglie che hanno beneficiato del servizio offerto in maniera costante dai nostri operatori sono aumentate in modo esponenziale, ma gli anziani hanno rappresentato l’aumento più significativo. Secondo i dati Istat 2022 il 40% delle famiglie povere vive oggi nel Nord Italia.

I fondi stanziati permetteranno quindi un miglioramento del sistema di individuazione e segnalazione delle situazioni di estrema difficoltà, per aumentare gli individui presi in carico e incrementare le risposte specifiche (non solo distribuzione alimentare, ma anche sostegno psico-sociale, orientamento al lavoro).

Il valore di cibo sprecato in Italia è di oltre 13 miliardi di euro all’anno e Raffaella Cagliano, direttrice del dipartimento di Ingegneria Gestionale della School of Management del Politecnico di Milano, partner del Comune nell’istituzione di questo nuovo sistema di governance condiviso per la riduzione degli sprechi, spiega: «Solo nei cinque Hub di Quartiere ad oggi attivi a Milano sono state recuperate 574 tonnellate di cibo. Centinaia di migliaia di eccedenze che sono state redistribuite tra circa 27mila persone fragili, equivalenti a circa 1.230.000 pasti».

Seguendo un modello di partnership pubblico-privato, la vicesindaco Scavuzzo ha sottolineato il lavoro di squadra che il “Progetto Unitario di potenziamento degli Hub di quartiere” ha comportato, col coinvolgimento di 36 enti del settore e 12 partner tra soggetti pubblici e privati, enti di ricerca e imprese in workshop, confronti, analisi di bisogni e tavoli di co-progettazione.

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