Comitato editoriale

“Nessun bambino escluso” un aiuto via sms

Attiva fino al 10 novembre la campagna di Fondazione L'Albero della Vita di sensibilizzazione e raccolta fondi (sms 45598) che in particolare sosterrà sei case di accoglienza (tre a Milano, poi Palermo, Pavia, Oristano)

di Redazione

Continuare a offrire un ambiente ospitale e familiare a bambini, adolescenti e giovani mamme in difficoltà e garantire loro un periodo di recupero psico-fisico e di integrazione nella società: sono questi gli obiettivi di “Nessun bambino escluso”, la nuova campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite sms solidale al 45598 promossa dalla fondazione L’Albero della Vita, onlus impegnata da oltre 15 anni nella tutela e nel sostegno dei bambini che vivono in situazioni di emarginazione e disagio sociale.

Secondo gli ultimi dati dell’istituto degli Innocenti (aggiornato al 31 dicembre 2010) in Italia sono quasi 30mila i minori allontanati dalle famiglie di origine perché vittime di abbandono, violenza, abusi e maltrattamenti. Quasi la metà di loro è affidata a strutture di accoglienza e vive lontano da un gruppo familiare e per uno su due la permanenza nelle comunità è di oltre due anni.
Prendersi cura dei minori allontanati dalle famiglie di origine e garantire loro protezione e l’opportunità di un futuro migliore è quanto la Fondazione L’Albero della Vita realizza all’interno delle proprie comunità di accoglienza dislocate su tutto il territorio nazionale.

La campagna, attiva al numero 45598,  prosegue fino a 10 novembre prossimo. In particolare il ricavato sosterrà 6 case accoglienza di cui tre a Milano, una in provincia di Pavia, una a Oristano e una a Palermo.
«L’impegno quotidiano della Fondazione L’Albero della Vita è quello di accogliere bambini e adolescenti che vivono in condizioni di grave emarginazione, per restituire loro la speranza in un futuro migliore», spiega il presidente, Patrizio Paoletti. «Aiutare un bambino o un adolescente che vive in contesti familiari di violenza, solitudine e degrado sociale, per noi significa oggi accompagnarli in un percorso di valorizzazione delle proprie risorse interiori perché possano essere, domani, adulti migliori».

Le comunità di alloggio della Fondazione sono case che accolgono minori di età differenti, dai primissimi giorni di vita fino all’acquisizione dell’indipendenza. Qui un numero limitato di ospiti condivide, anche grazie alla presenza di operatori professionali, una quotidianità in tutto simile a quella di tante famiglie: la sveglia al mattino, il tragitto a scuola o al lavoro, le faccende domestiche, i pasti, i giochi, gli amici, i pianti, le coccole, le favole prima di addormentarsi.
Si tratta di luoghi in cui non ci si limita a far fronte a situazioni di emergenza, ma ai minori vengono offerti il calore di un clima familiare e un intervento educativo personalizzato finalizzato a un corretto sviluppo affettivo e relazionale e a un solido reinserimento sociale.