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Per la Festa della Mamma torna l’Azalea della Ricerca

Domenica 11 maggio tornano per il trentesimo anno le Azalee della Ricerca di Airc. 30 anni che hanno segnato anche molti passi avanti nella battaglia contro i tumori che colpiscono le donne. Obiettivo raccogliere 9 milioni di euro

di Antonietta Nembri

Da trent’anni l’Azalea della Ricerca di Airc è il simbolo delle battaglie combattute per rendere i tumori femminili sempre più curabili. È il regalo per tutte le mamme che ha l’obiettivo non solo di festeggiare le mamme, ma anche quello di aiutare a vincere il cancro.
Domenica 11 maggio saranno 20mila i volontari, affiancati da numerosi ricercatori che in 3.600 piazze distribuiranno 600mila piantine di azalea.
L’ambizioso obiettivo di Airc è quello di raccogliere 9 milioni di euro come spiega Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico Airc «In questi trent’anni Airc con i suoi sostenitori ha dato un contribuito straordinario al progresso della ricerca nel campo dei tumori femminili. Solo nel 2013 l’investimento di Airc in questo settore è stato di 9 milioni di euro. Obiettivo della giornata dell’Azalea è di garantire la continuità di oltre 90 progetti di ricerca già attivi in quest’area, raccogliendo 9 milioni di euro».

I trent’anni dell’Azalea sono anche trenta anni di ricerca e progressi: dal 1984, primo anno in cui le azalee vengono distribuite nelle piazze si registrano tanti risultati positivi che segnano un vero cambiamento per la salute delle donne. E sono progressi che riguardano sia tecniche chirurgiche sia le cure, sia la sopravvivenza. Basti pensare che una delle forme di cancro per la quale si sono ottenuti maggiori successi negli ultimi trent’anni è il tumore al seno, complice di ciò lo sviluppo di efficaci strumenti di screening per la diagnosi precoce e di una conoscenza sempre più approfondita dei meccanismi molecolari.
Nonostante l’aumento di incidenza di alcune forme di cancro, legate agli errati stili di vita e all’allungamento dell’età, oggi la sopravvivenza a cinque anni nelle donne colpite da tumore al seno (fonte Airtum) arriva all’85% e al 68% per il tumore alla cervice uterina.

Tra le conquiste della scienza ottenute in questi trent’anni si possono ricordare una chirurgia meno invasiva, terapie con minori effetti collaterali – anche nei confronti della fertilità – e una maggiore attenzione agli aspetti psicologici con lo sviluppo della psiconcologia. Per non dimenticare strumenti di prevenzione come il vaccino contro il virus del papilloma umano (hpv) che in futuro incideranno in modo consistente sul numero di tumori della cervice.

Con l’Azalea i volontari di Airc distribuiranno anche una pubblicazione in cui si potranno trovare i consigli degli esperti da adottare per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori che colpiscono le donne.
Non manca l’invito a divenire consapevoli della necessità di aderire agli screening raccomandati. Da non trascurare, inoltri, i passi in avanti fatti dalle diagnosi precoci, uno degli strumenti sempre raccomandati è per esempio la mammografia che il ministero della Salute suggerisce di effettuare ogni due anni dai 50 ai 69 anni.
Tra i consigli si possono sottolineare quelli dedicati agli stili di vita: da non trascurare il fatto che quelli scorretti (fumo, alimentazione sbagliata e sedentarietà) sono all’origine del 70% dei tumori – ricorda Airc in un comunicato.

Oltre che attraverso le azalee (contributo minimo 15 euro) si può contribuire alla ricerca di Airc, fino al 12 maggio anche con il numero solidale 45595 (un euro con sms da cellulare personale; da 5 a 10 euro da telefono fisso – Telecom Italia, Infostrada e Fastweb; o 2 euro da fisso tele e Twt).

Per scoprire le piazze www.airc.it
 

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