Comitato editoriale
POLIZZE POSTE VITA “DORMIENTI”. LA COMPAGNIA RISPETTI GLI IMPEGNI STABILITI DALL’ANTITRUST
Segnalate a Movimento Consumatori casi in cui la compagnia non rispetti gli impegni
di Redazione
Sono alcune centinaia i beneficiari di polizze Poste Vita che – dopo aver richiesto la liquidazione alla scadenza contrattuale, successivamente al decesso di un genitore o di un parente avvenuto più di due anni fa – nei mesi scorsi hanno ricevuto un secco rifiuto da parte della compagnia. La risposta è sempre la stessa: le prestazioni dovute da Poste Vita, in forza di polizze non reclamate nel termine di prescrizione elevato a due anni nell’ottobre del 2008, sono state devolute al “Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie”, istituito dalla legge 266 del 23 dicembre 2005.
Negli anni scorsi, tuttavia, molti beneficiari avevano aspettato il termine finale dei contratti non attivandosi per l’immediata richiesta di liquidazione, facendo affidamento non solo su una clausola contenuta nelle condizioni di polizza – secondo cui Poste Vita avrebbe rinunciato a far valere la prescrizione fino a dieci anni dalla data della morte dell’assicurato – ma spesso, come in molte circostanze riferito ai legali di MC, anche su errati suggerimenti del personale degli sportelli degli uffici postali.
Movimento Consumatori negli scorsi anni aveva affrontato la questione, prima diffidando Poste Vita, poi presentando un esposto all’Antitrust che, dopo aver contestato alla compagnia di non aver informato i propri clienti dell’impatto dell’entrata in vigore della normativa, ha recepito precisi impegni.
Poste Vita avrebbe, in particolare, dovuto informare gli assicurati con una comunicazione ad personam, liquidare polizze prescritte nel periodo compreso tra il 28 ottobre 2008 e l’invio della comunicazione (purché fosse inviata la richiesta di liquidazione entro il 30 settembre 2010) e valutare caso per caso richieste successive a quest’ultima data, tenendo conto delle specifiche circostanze.
“Ancora oggi Poste Vita è tenuta a considerare attentamente ogni richiesta di liquidazione – dichiara Marco Gagliardi dell’Ufficio legale MC – e i consumatori che hanno ricevuto un rifiuto possono rivolgersi a noi per valutare attentamente se la compagnia ha rispettato gli impegni o può essere ritenuta responsabile nei loro confronti”.
I beneficiari delle polizze Poste Vita “dormienti” possono contattare le sedi del Movimento Consumatori (l’elenco degli indirizzi è consultabile su www.movimentoconsumatori.it) o scrivere all’email azioni.collettive@movimentoconsumatori.it
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