Comitato editoriale Cgm

Rinnovato il Cda: Biaggi confermata presidente

In questa occasione che ha visto la riconferma di Giusi Biaggi alla presidenza si sono annunciati i prossimi passi della strategia identitaria e operativa di Cgm. Quattro le aree di sviluppo al centro del prossimo triennio: “Identità e visione”, “Rinnovamento dell’offerta della rete”, “Governance e partecipazione” e “Opportunità di sviluppo e innovazione”

di Redazione

In occasione della fase di rinnovo del consiglio di amministrazione e della presidenza del Consorzio Nazionale per la Cooperazione “Gino Mattarelli” Cgm, martedì 20 maggio sono state presentate le linee guida strategiche e le aree di lavoro e investimento per il futuro.

La direzione del nuovo Cda per il triennio 2025-2028 è quella di ambire a rafforzare l’identità del consorzio, rinnovare l’offerta di servizi alla rete, migliorare la governance e, infine, sviluppare nuove opportunità di innovazione.

Giusi Biaggi confermata alla presidenza

«Anche a fronte di una sostanziale continuità fra le figure elette, si apre per noi una stagione nuova e impegnativa. I soci chiedono a Cgm di supportare il lavoro sul capitale umano, co-costruire un modello di impresa sociale capace di affrontare le nuove sfide e di ri-aggiornare il nostro essere “cooperativi”, supportare l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Ci prendiamo l’impegno» dice Giusi Biaggi, che si conferma presidente di Cgm, «di affrontare queste esigenze, mettendo a valore la forza della rete di imprese sociali e l’ecosistema nel quale Cgm è inserito, in sinergia con le società partecipate da Cgm e i partner strategici».

«Cgm continuerà ad essere il luogo in cui realizzare lo scambio di competenze, apprendere insieme, accompagnare l’innovazione, allargare la rete di alleanze ed influenze, valorizzare la dimensione intergenerazionale. In un contesto complesso in cui pare che competitività e sicurezza abbiano adombrato l’investimento sull’economia sociale, noi continuiamo a scommettere sulla rete come leva per lo sviluppo dell’impresa sociale, la cultura del “noi” e il benessere delle comunità», conclude la presidente di Cgm.

Le quattro aree di intervento

La fase di rinnovo del Consiglio d’Amministrazione e della Presidenza, infatti, ha rappresentato l’occasione ideale in cui annunciare i prossimi passi della strategia identitaria e operativa di Cgm, articolati secondo quattro aree di intervento:

  • “Identità e visione” come necessità di rafforzare l’identità di Cgm in quanto attore distintivo nel panorama cooperativo italiano, mantenendo un dialogo costante con le realtà di rappresentanza del settore. In tal senso, la presenza degli operatori Cgm nei territori attraverso eventi e momenti di lavoro condivisi rappresenta un elemento chiave per supportare il posizionamento dei soci e rafforzare l’immagine complessiva del Consorzio.
  • “Rinnovamento dell’offerta della rete” tramite la personalizzazione dei servizi, il supporto del ricambio generazionale attraverso programmi di formazione dedicati ai giovani cooperatori e, infine, la valorizzazione delle pratiche innovative locali che favoriscono lo scambio di competenze uniche tra i diversi territori.
  • “Governance e partecipazione” come miglioramento della governance, della partecipazione e del dialogo tra i membri della rete al fine di costruire una futura governance che sappia bilanciare efficacemente la rappresentanza territoriale con le competenze “verticali” e valorizzare le nuove generazioni.
  • “Opportunità di sviluppo e innovazione” in risposta all’esigenza di attivare progettualità inter-cooperative in ambiti strategici come l’abitare sociale, il welfare culturale, l’impatto e gli standard Esg, nonché lo sviluppo del capitale umano.

Per avanzare verso gli obiettivi di crescita e sviluppo dell’intera rete, il Consorzio ha anche individuato delle aree di investimento su cui concentrare i propri sforzi nel prossimo triennio: dalle persone intese come portatrici di un unico capitale umano a una nuova cultura dell’innovazione come asset competitivo, dalla valorizzazione dei dati e della cultura come leva generativa e interdisciplinare a quella della progettazione strategica di nuove alleanze di valore.

Nell’immagine in apertura il nuovo Cda del consorzio Cgm – foto dal profilo Fb

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