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Roma, un concerto apre la raccolta fondi per “Casa Arca degli Esposti”

In un immobile confiscato alla criminalità e assegnato alla Fondazione, grazie alla sinergia con il Distretto 2080 del Rotary International sarà realizzato una sorta di “condominio sociale”, il punto di partenza di un percorso di inclusione che prevede azioni strutturate per favorire l’integrazione delle persone senza dimora che solo a Roma sono 22mila

di Antonietta Nembri

Secondo una recente indagine Istat, in Italia le persone senza fissa dimora sono oltre 96mila: di queste, oltre 22mila sono presenti a Roma, la città con il più alto numero. Numeri che dicono di una vera e propria emergenza sociale. Ma la povertà – sottolinea una nota – non è un destino ineluttabile: ecco perché è decisivo dare vita a progetti che aiutino le persone non solo a far fronte a un bisogno immediato e urgente come quello abitativo, ma soprattutto favoriscano la riconquista dell’autonomia e il reinserimento sociale.

Con questa visione e consapevolezza ha preso il via a Roma il progetto “Rotary per Casa Arca degli Esposti”, che prevede l’attivazione di un servizio di co-housing, nel quale l’accoglienza è solo il primo passo verso un’uscita dallo stato di emarginazione.

Un immobile confiscato alla criminalità organizzata e assegnato dal ministero dell’Interno a Fondazione Progetto Arca, grazie alla sinergia con il Distretto 2080 del Rotary International (che raggruppa i 98 club di zona Roma, Lazio e Sardegna), diverrà una sorta di “condominio sociale”, base per offrire alle persone accolte gli strumenti necessari per un percorso di autonomia abitativa e lavorativa, mirato a restituire dignità e (ri)progettare una vita e un futuro. La “Casa” sarà, infatti, punto di partenza di un percorso di inclusione che prevede azioni strutturate per favorire l’integrazione. Nel progetto si parla di: segretariato sociale, supporto nella cura e nella tutela della salute psico-fisica, consulenza e assistenza legale, promozione di percorsi di orientamento ai servizi e al lavoro, bilancio di competenze, corsi di formazione, tirocini, supporto nella ricerca attiva del lavoro e inserimento lavorativo.

Le persone coinvolte nel percorso saranno supportate da un’équipe multidisciplinare (educatori, formatori, mediatori, psicologi, assistenti sociali), formata per offrire un intervento basato sulla relazione e sulla proposta, definendo con ognuna un progetto individuale di cambiamento.

«Si tratta di un approccio innovativo e mirato, mai sperimentato prima a Roma, che rende reversibile la condizione delle persone senza dimora e in grave marginalità sociale, riaccendendo in loro la speranza. L’impatto positivo di questa iniziativa non riguarda solo i beneficiari, ma la comunità e la società nel suo insieme» afferma Maria Carla Ciccioriccio, Governatore del Distretto 2080 del Rotary International (nella foto con Alberto Sinigallia).
«Grazie all’assegnazione di questo immobile – per cui siamo onorati e orgogliosi di aver vinto il bando del ministero dell’Interno – possiamo portare anche a Roma l’esperienza che da molti anni concretizziamo a Milano, nostra prima sede» commenta Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca. «Pensiamo anzi più in grande, per dare vita a un innovativo progetto di accoglienza per persone senza dimora che si basa su uno dei pilastri della nostra mission: la casa. Luogo intimo e protetto, è dalla casa che tutto può ricominciare, per riconquistare se stessi e la propria autonomia, per raggiungere l’autonomia economica, abitativa e sociale».

Il progetto è stato presentato il 5 luglio a Roma in occasione del concerto di musica sacra che ha aperto la raccolta fondi, nella suggestiva Basilica di Santa Maria dei Martiri (Pantheon). Protagonista l’Orchestra dei ragazzi del Conservatorio "Licinio Refice" di Frosinone, diretti dal Maestro Simone Genuini, con la preziosa partecipazione dell’Organista Paolo Tagliaferri.

Nell'immagine in apertura Unità di Strada di Progetto Arca a Milano – foto da ufficio stampa