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Si celebra Danny Kaye, il primo Goodwill Ambassador

L'attore comico di fama internazionale è stato il primo Ambasciatore di buona volontà dell'Unicef. Ora nel centenario della nascita l'organizzazione lo celebra ricordando il suo trentennale impegno

di Redazione

«Credo profondamente che i bambini siano molto più potenti del petrolio, più belli di qualsiasi fiume, più preziosi di qualsiasi altra risorsa naturale che un paese possa avere. Credo che la cosa più gratificante che io abbia mai fatto nella mia vita sia essere entrato in contatto con l'Unicef», sono le parole di Danny Kaye, notissimo attore comico che per trent’anni è stato Ambasciatore di buona volontà dell’Unicef. Ed è stato proprio Kaye a inaugurare questo incarico: è stato, infatti il primo Goodwill Ambassador dell’Unicef.

«Oggi l'Unicef celebra il 100° anniversario della nascita di Danny Kaye, leggendario attore e primo Ambasciatore di buona volontà dell'Unicef. Per più di 30 anni Kaye ha utilizzato la sua fama e la sua influenza per dare ‘luce’ al lavoro dell'Unicef nel salvare i bambini, facendo missioni in tutto il mondo, educando milioni di persone e coinvolgendo generazioni di donatori», afferma il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera.

Nominato Ambasciatore di buona volontà dell'Unicef nel 1954, Danny Kaye, attore e comico di fama internazionale, ha fatto missioni in tutto il mondo per aiutare i bambini più vulnerabili e per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi e sull’azione dell'Unicef. Hong Kong, India, Giappone, Korea, Myanmar e Tailandia: questi alcuni dei paesi in si è recato in missione come Ambasciatore Unicef carica che mantenne fino alla sua morte nel 1987. «Viaggiando in tutto il mondo, Danny Kaye ha incontrato migliaia di bambini e ha parlato con le persone di tutti i paesi. Così ha compiuto una grande rivoluzione. L'Unicef ricorda con immenso orgoglio il suo lavoro, i suoi sforzi e la grande umanità», dice ancora Guerrera.  

«Il traguardo della rivoluzione della salute dei bambini può essere raggiunto», aveva dichiarato Danny Kaye nel 1983. «In certi momenti può sembrare scoraggiante, ma tutto questo può essere fatto quando persone di buona volontà si uniscono e si impegnano per fare la cosa migliore. Il lavoro dell'Unicef è un tributo all'umanità e alla superiore volontà dell'uomo».
 

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