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Sos Villaggi dei Bambini, dopo Ebola ora è emergenza sociale

In Guinea le scuole hanno riaperto il 19 gennaio, il 2 febbraio riapriranno in Liberia, mentre in Sierra Leone restano chiuse. Sos Villaggi dei Bambini continua a supportare le famiglie, ma teme che le conseguenze sociali saranno pesanti

di Redazione

Arrivano da Sos Villaggi dei Bambini alcuni aggiornamenti sulla diffusione del virus Ebola in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Da parte dell’organizzazione si sottolinea però è che a fronte di un forte rallentamento della diffusione del virus, quello che preoccupa ora è l’emergenza sociale.

Ecco Paese per Paese la situazione
Guinea – Al momento il totale dei casi di infezione si ferma a 2.873, mentre il numero dei morti è di 1.875. La Who (World Health Organization) insieme al ministero della Salute confermano che molte aree non hanno riportato alcun caso negli ultimi 21 giorni.
Le scuole hanno riaperto il 19 gennaio. A tutte è stato inviato il kit igienico e oltre 80mila insegnanti sono state formate per rendere le strutture più sicure possibile. Il ministro dell’Educazione ha diffuso un protocollo di sicurezza per prevenire il contagio.
I bambini e ragazzi accolti nei Villaggi Sos seguono le indicazioni condivise fin dall’inizio della diffusione del virus e nel periodo di chiusura delle scuole hanno ricevuto le lezioni a casa.

Liberia I casi accertati continuano a diminuire. Quelli confermati sono 3.127 mentre il numero dei morti si attesta a 3.556. Il Governo ha annunciato la riapertura delle scuole a partire dal 2 febbraio.
Come previsto dal Programma di emergenza, Sos Villaggi dei Bambini ha donato ai bambini e alle famiglie beni alimentari (riso, olio, latte, fagioli, carne in scatola) e beni di prima necessità (coperte, lenzuola, asciugamani e scarpe) attraverso la General Services Agency (Gsa), istituzione governativa responsabile della distribuzione dei servizi.
Il Centro Medico Sos collabora con il ministero della Sanità e della previdenza sociale nella quotidiana attività di sensibilizzazione e sostiene i bambini e gli orfani colpiti direttamente o indirettamente attraverso il Centro di Cura Intermedia (Icc).

Sierra Leone – I casi di infezioni confermati in Sierra Leone sono 7.897 mentre il numero delle vittime è di 2.767. Le scuole rimangono chiuse e pare rimarranno chiuse almeno fino alla metà del 2015. Sos Villaggi dei Bambini, in stretta collaborazione con il Governo, continua a supportare la comunità con beni di prima necessità, materiale medico e supporto psicologico.
Alcune delle conseguenze di questa epidemia sono già visibili, come la scarsità e il conseguente aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e dei materiali e forniture mediche. «Altre lo saranno con il passare del tempo» sottolinea una nota di Sos Villaggi dei Bambini. «Tra queste la chiusura a tempo indeterminato delle scuole che avrà un effetto devastante sul percorso educativo dei bambini e dei ragazzi. Le famiglie supportate dai nostri Programmi di rafforzamento familiare necessiteranno di sostegno per un considerevole periodo di tempo. Le principali aziende stanno chiudendo e questo darà un duro colpo all'economia, senza pensare alle possibili conseguenze di una potenziale crisi alimentare».
 

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