Comitato editoriale Fondazione Airc

Tornano le arance e ci chiedono di fare prevenzione

Le Arance della Salute quest'anno parlano di prevenzione e insistono sulla necessità di agire. Saranno in piazza sabato 27 gennaio e nelle scuole anche venerdì 26 gennaio. Dal 2 febbraio, anche nei supermercati

di Redazione

Sarà l’appuntamento con le arance della salute di Airc, certo, ma soprattutto con la prevenzione quello previsto sabato 27 gennaio nelle piazze italiane. La prevenzione non è facile e non è immediata, perché significa adottare abitudini salutari: cibo, attività fisica, niente fumo e alcol. Ma non abbiamo scelta. Come spiega Fondazione Airc impegnata in una massiccia campagna di comunicazione per diffondere le giuste abitudini di salute, come aveva anticipato a Vita Daniele Finocchiaro, consigliere delegato di Fondazione Airc (qui). Sabato 27 gennaio, decine di migliaia di volontari e sostenitori si incontreranno nelle piazze, mentre studenti e insegnanti si mobiliteranno all’interno delle scuole, per raccogliere fondi e diffondere consapevolezza sull’importanza e sull’urgenza della prevenzione. Non basta comprare le arance o fare una donazione, Airc chiede di agire e spiega il perché.

Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di uno stile di vita sano per ridurre il rischio di cancro. Fino al 40% dei nuovi casi di tumore è potenzialmente prevenibile o più curabile quando si agisce sui fattori di rischio modificabili: non fumare, fare attività fisica, scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata, aderire agli screening raccomandati per la diagnosi precoce.

Alcuni dati sulla popolazione residente in Italia hanno mostrato che un terzo circa degli adulti ha fattori di rischio per lo sviluppo di un cancro. Il 33% circa delle persone è in sovrappeso e il 10% obeso, il 31% è sedentario e il 24% fuma. I numeri più preoccupanti riguardano i bambini in età scolare: il 39% circa è in sovrappeso e, di questi, il 17% è obeso. Si tratta di numeri tra i più alti in Europa, dovuti principalmente a un’insufficiente attività fisica e a un’alimentazione che si è allontanata dai principi della dieta mediterranea.

Le donazioni raccolte serviranno per conoscere sempre meglio anche i meccanismi protettivi alla base dell’efficacia della prevenzione. Proprio in questi giorni Fondazione Airc ha destinato per il 2024 un investimento complessivo di oltre 143 milioni di euro a favore di 695 progetti di ricerca, 93 borse di studio, 15 programmi speciali.

Sabato, nelle piazze, verranno distribuite reticelle di arance rosse coltivate in Italia (contributo di 13 euro), miele ai fiori d’arancio (10 euro) e marmellata d’arancia (8 euro). Per trovare il punto di distribuzione più vicino: arancedellasalute.it

Nelle scuole, venerdì 26 e sabato 27 gennaio bambini, ragazzi, insegnanti e genitori di oltre mille istituti diventano volontari Airc distribuendo arance, miele e marmellata nell’ambito di Cancro io ti boccio, un progetto di Fondazione Airc in cui coesistono impegno civico e contenuti educativi focalizzati sulla prevenzione e sulla diffusione della cultura scientifica.

Dal 2 febbraio migliaia di punti vendita della grande distribuzione e della distribuzione organizzata sostengono il lavoro dei ricercatori Airc: per ogni reticella di “Arance rosse per la Ricerca” acquistata, Airc riceve 50 centesimi di euro.

I calciatori e l’allenatore della Nazionale Under 20 di calcio italiana si impegnano in prima persona a diffondere consapevolezza sull’importanza della prevenzione tra le nuove generazioni, grazie all’impegno della FIGC a supporto dell’iniziativa “Un Gol per la Ricerca” di Fondazione Airc.

Foto di Airc

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