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World Aids Day, un aiuto al Villaggio Sos di Mbanga-Bokoko

Prevenzione, cura, sensibilizzazione e informazione: le azioni di Sos Villaggi dei Bambini. La proposta in occasione della giornata mondiale è sostenere a distanza 300 bambini del distretto camerunense di Mbanga-Bokoko

di Redazione

Fare i conti con la realtà dell’Aids è quello che ogni anno costringe a fare il World Aids Day che si celebra il 1 dicembre. Conti con una malattia dalle conseguenze devastanti e che si stima abbia in Africa il 60% delle persone malate.
Iniziative di prevenzione, cura, sensibilizzazione e informazione sono quelle che Sos Villaggi dei bambini mette in campo in difesa dei bambini e delle famiglie affette da Hiv/Aids. La policy Sos in materia, definisce un quadro d'azione volto a prevenire l'infezione da Hiv, soddisfare le esigenze dei bambini colpiti da Hiv, delle famiglie e delle comunità, e contribuire a ridurre la stigmatizzazione e la discriminazione, all’interno di tutti i programmi, siano essi di accoglienza, educazione, salute, emergenza o rafforzamento familiare.
«Tutti i programmi di Sos Villaggi dei Bambini, prevedono un focus legato al tema dell’Hiv/Aids. Attraverso i Centri medici Sos forniamo prevenzione, consulenza, cure e ci occupiamo anche della trasmissione del virus da madre a figlio», afferma Mzi Ntuli, coordinatore dei Programmi di rafforzamento familiare per l’area Africa Meridionale. «In tutti i Paesi in cui interveniamo, i risultati sono evidenti: da un lato la riduzione del numero d’infezioni, dall’altro importanti cambiamenti comportamentali che vedono lo stigma lasciare spazio alla consapevolezza. Rimangono tuttavia casi in cui, al diminuire delle infezioni segue, purtroppo, la tendenza ad abbandonare l’utilizzo del preservativo. E, soprattutto nelle zone rurali, persiste una resistenza ad abbandonare le dinamiche discriminatore, con il risultato che le persone finiscono per non accedere ai farmaci o ai trattamenti, per paura di essere emarginati, contribuendo così all’aumento delle nuove infezioni. Nella maggior parte dei paesi africani si è creato un ambiente favorevole attraverso politiche e leggi che tutelano dalla discriminazione, ma la loro corretta attuazione è ancora una sfida» conclude Mzi Ntuli.

L’organizzazione attraverso i Villaggi Sos e i Programmi di rafforzamento familiare in Africa, accoglie e aiuta 9.477 famiglie e 25.360 bambini affetti dal virus dell’Hiv. Tra questi la piccola Gladys, una bimba camerunense affetta dal virus dell’Hiv, che vive con la mamma, Annie, malata di cancro e disoccupata. La mancanza di una fonte di reddito, necessaria a coprire le spese per raggiungere i presidi medici, sembrava condannarle alla disperazione. La loro situazione è stata segnalata a un operatore del Centro medico Sos e l’intervento di Sos Villaggi dei Bambini ha permesso a madre e figlia non solo di avere il cibo necessario per sopravvivere, ma anche i mezzi utili per pagare il trasporto da casa all'ospedale più vicino e gli aiuti di cui la bambina aveva bisogno per poter andare a scuola ogni giorno. Annie è stata aiutata a trovare un lavoro e ha potuto sottoporsi all'operazione chirurgica che le ha permesso di asportare il suo male. Per entrambe, rimangono i problemi e le difficoltà legate alla sieropositività della piccola ma, ora che raggiungere l’ospedale e sottoporsi alle cure è diventato più facile, il futuro sembra un po’ più sereno.
In paesi come il Camerun, dove il virus dell'Hiv continua la sua avanzata inarrestabile, si contano ben 60mila bambini sieropositivi e il rischio è che altre migliaia di bambini restino orfani o vengano discriminati, allontanati dalle loro comunità e privati non solo dell’affetto di cui avrebbero bisogno, ma anche di una casa e delle cure necessarie per crescere.

Anche in vista del Natale, Sos Villaggi dei Bambini lancia un appello alle aziende, invitandole a trasformare biglietti d’auguri e regali aziendali in un’occasione per aiutare 300 bambini del distretto camerunense di Mbanga-Bokoko, vicino a Douala, e 80 famiglie colpite dal virus dell’Hiv. Grazie al contributo delle aziende aderenti, i bambini e le loro famiglie riceveranno le cure mediche, il cibo e l’istruzione di cui hanno bisogno (il link alla pagina dedicata).
Un appello che riguarda anche i privati, che possono contribuire sostenendo a distanza un bambino accolto nel Villaggio Sos di Mbanga-Bokoko, dove sempre più bambini potranno guardare al futuro con serenità proprio come Gladys.
 

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