Non profit

con la uildm il flash mob diventa social

di Redazione

Pavia, piazza Vittoria. Alle 16,30, un fischio. Senza alcuna ragione apparente, la piazza si è fermata. Tutti immobili, come congelati. Frozen, appunto. Tre minuti di stand by, all’insegna del motto «Fermati a pensare». Dopo tre minuti, un secondo fischio e via, tutti si sono rianimati e si sono dispersi tra la folla stupita. Quello di Pavia è stato il primo frozen flash mob d’Italia ed è stato organizzato dalla sezione pavese della Uildm -Unione italiana Lotta alla distrofia muscolare per celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità. «Volevamo provare a far riflettere i passanti su concetti come pari opportunità e non discriminazione», ha spiegato Fabio Pirastu, presidente della Uildm locale.
Il flash mob è l’ultima moda della mobilitazione sociale, nata on line: un raduno di persone che si autoconvocano via web, mettono in scena un gesto plateale, curioso, per sensibilizzare i passanti, e poi si disperdono. I più famosi sono i flash mob in cui i fan di Michael Jackson ballano Thriller, ma la moda comincia a prendere piede anche nel sociale. A fine novembre, per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Intervita ha promosso in piazza Duomo a Milano un flash mob per dire «Stop alla violenza sulle donne», mentre l’8 dicembre a Napoli c’è stato un flash mob contro la camorra, intitolato: «60 sec contro la camorra – l’unico potere che avete». (S.D.C.)

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