Famiglia
Confcooperative: analisi del III quadrimestre 2006
Vincenzo Mannino, segretario generale Confcooperative «Reggono le cooperative di dimensioni medio grandi, soffrono le piccole»
di Redazione
«La situazione economica delle cooperative mostra una sostanziale tenuta a livello aggregato, associata a generalizzati segnali di recupero, ma mostra una sofferenza più marcata per le cooperative di piccole dimensioni». Così Vincenzo Mannino, segretario generale di Confcooperative commenta l?analisi congiunturale sul III quadrimestre 2006 condotta sul sistema Confcooperative.
«Variazione occupati rispetto al quadrimestre precedente: in aumento per il 25%, stazionario per il 60%, in diminuzione per l?15%. Variazione del fatturato: in aumento secondo il 41%, stazionario per il 41%, in diminuzione per il 18%. Tendenza degli ordini nei prossimi 4/5 mesi: in aumento per il 33%, stazionario per il 52,5%, in diminuzione per il 14,5%. Tendenza della manodopera occupata nei prossimi 4/5 mesi in aumento per il 20%, stazionaria per il 67%, in diminuzione per il 13%. Tendenza dei prezzi praticati dai fornitori nei prossimi 4/5 mesi, in aumento per il 49%, stazionari per il 47%, in diminuzione per il 4%. Tendenza degli ordini nei prossimi 4/5 mesi, in aumento per il 33%, stazionaria per il 52,5%, in diminuzione per il 15%. Tendenza del fatturato nei prossimi 4/5 mesi in aumento per il 41%, stazionario per il 45%, in diminuzione per il 14%».
Questo è quanto emerge dalla nota congiunturale del III quadrimestre 2006 e previsionale sul I quadrimestre 2007 condotta da Elabora, il centro studi di Confcooperative. L?indagine è stata condotta su un panel rappresentativo composto da imprese ? di grandi, medie e piccole imprese ? eterogeneamente presenti su scala geografica e operanti in sei degli otto settori (consumo, solidarietà, produzione lavoro, agroalimentare, pesca, cultura-turismo-sport) delle 19.000 cooperative aderenti.
«Per Confcooperative ? dice Mannino ? si chiude un 2006 con più luci che ombre rispetto al 2005. Nel corso del 2006 si è continuato a registrare un recupero produttivo partito già l?anno precedente e confermato dalle prospettive positive delle cooperative sia nel I sia nel II quadrimestre del 2006. Si è assistito a un rallentamento della ripresa nell?ultimo quadrimestre del 2006»
«Questo ? continua Mannino ? nonostante la discreta performance delle cooperative sociali e l?aumento generale della domanda di consumi privati registrata nel mese di dicembre che ha portato a un recupero degli ordini sia per il settore agroalimentare, sia quello della distribuzione cooperativa. Penalizzate le cooperative di produzione lavoro e servizi. L?onda lunga del fattore anticiclico della cooperazione continua a subire degli appesantimenti molto marcati in settori, quali produzione lavoro, servizi, dove pesano varibili esogene quali: 1) i ritardi dei pagamenti della PA, che sfiorano anche i due anni, 2) un contesto di mercato sempre più caratterizzato da gare di appalto di servizi e di forniture al massimo ribasso, 3) il dumping contrattuale, 4) la contrazione dei prezzi di vendita e dei margini operativi».
«Nell?occupazione si confermano le aspettative di flessione nella crescita della manodopera ? aggiunge il segretario generale di Confcooperative ? resta stabile la domanda, ma si stima in diminuzione il volume degli ordini e l?aumento del fatturato a fronte di un aumento dei costi di fornitura».
«Per dare una colorazione geografica alle aspettative delle nostre cooperative ? conclude Mannino ? possiamo dire che tendenzialmente il Nord si distingue per il maggior ottimismo, il Centro per il maggior pessimismo, il Sud per la maggiore percentuale di rassegnati a non prevedere alcun cambiamento».
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