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Consultori, Acli: «Associazioni già previste dalla 194, il Governo promuova politiche familiari»

Il presidente delle Acli interviene sulle polemiche seguite all'approvazione di un emendamento alla legge attuativa del Pnrr e che l'interruzione di gravidanza. Emiliano Manfredonia, ricordando come la presenza della associazioni pro-Vita sia già previsto dalla norma, invita il Governo a impegnarsi concretamente a sostegno della natalità. E aggiunge: «Difficile considerarlo un attentato al diritto di aborto, che in Italia peraltro non esiste, perché lo spirito della 194 è diverso»

di Giampaolo Cerri

«Le associazioni “Pro-Vita” nei consultori? Sono previste dalla legge 194», ricorda in una nota il presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, sulle polemiche seguite all’emendamento della maggioranza a una delle leggi attuative del Pnrr e che autorizza le Regioni ad “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”.

Ricorda la nota delle Acli, che «l’articolo 2 della legge 194/1978 recita: “I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita».

Manfredonia aggiunge: «Alla luce di ciò, e pur avendo chiaro che il rischio di una strumentalizzazione è sempre in agguato, appare difficile considerare l’emendamento della maggioranza, sul quale il Governo ha posto la fiducia, come un attentato al diritto di aborto, che peraltro nel nostro Paese non esiste, perché non è questo lo spirito della legge 194».

Secondo Manfredonia, «sarebbe più utile se tutte le forze di maggioranza e di opposizione, evitando per quanto possibile atteggiamenti strumentali o dogmatici, si interrogassero sui problemi della denatalità, della paternità e maternità responsabili e del supporto alle famiglie in una società che cambia, sapendo che la vita umana è una sola e va adeguatamente riconosciuta, promossa e protetta nella sua dignità in ogni momento. Al Governo in particolare», conclude il presidente aclista, «chiediamo di avanzare proposte serie e credibili per la crescita economica e sociale che vadano nella direzione di uno sviluppo delle politiche familiari e di vero supporto alla natalità».

La foto in apertura è di Michael Jasmund su Unsplash


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