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Contro la chiusura Rai all’estero

Firma l'appello della Tavola della pace, riviste missionarie, sindacati giornalisti. Gi

di Tavola della Pace

Non possiamo immaginare che la Rai, il nostro servizio pubblico radiotelevisivo, decida di chiudere le sedi di corrispondenza di Beirut, il Cairo, Nairobi, Nuova Delhi e Buenos Aires e il canale Rai Med. Tutti possono ormai scrivere di tutto da ogni dove.

Ma nulla può sostituire la capacità di un giornalista di cercare e raccogliere le notizie sul posto dove si formano. Chiudere questi uffici nel Mediterraneo, in Africa, Asia e America Latina vorrebbe dire chiudere gli occhi degli italiani sul mondo in un tempo in cui grandi sfide mondiali ci impongono una crescente attenzione e impegno.

Questi uffici sono un elemento indispensabile non solo della Rai ma del nostro sistema democratico. Per questo hanno bisogno di essere potenziati e sostenuti da nuovi spazi nei palinsesti quotidiani capaci di portare in primo piano la vita delle persone e dei popoli.

Con questo stesso spirito chiediamo il rilancio di Rai Med che deve diventare il nostro principale strumento d’incontro, conoscenza e dialogo con i popoli, le culture e le religioni che con noi si specchiano nel Mediterraneo.

 

 

I primi firmatari

Tavola della pace
Articolo21
UsigRai
Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Nigrizia
Misna (Missionary International Service News Agency)
Missione Oggi
Premio Ilaria Alpi
LiberaInformazione
Redattore Sociale
Mosaico di Pace
Vita Magazine
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
 

2 febbraio 2010

Firma l’appello!

E per saperne di più: Viale Mazzini spegne l’Africa


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