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Contro la povertà non servono spot ma misure concrete di welfare

Il commento di Livia Turco sull'Ultima istanza del governo che dovrebbe sostituire il Reddito minimo di inserimento.

di Livia Turco

La povertà è uno di quei temi carsici che appare e scompare dal dibattito pubblico. In realtà le povertà si consolidano. Questa attenzione rapsodica non è imputabile, questa volta, alle distrazioni dei media. Perché tante volte la povertà è silente. È il silenzio della dignità. Che è un fatto sociale diffuso. Ci dice che povere non sono solo persone ai margini della società, ma persone normali, inserite nella società, che però non ce la fanno ad arrivare a fine mese, a comperare i libri scolastici per i figli, a pagare l?affitto perché hanno un reddito insufficiente. Colpa dei bassi salari, dell?alto tasso di inflazione, dei prezzi alti, della riduzione dei servizi sociali, dell?aumento del costo delle medicine, dell?affitto elevato… È evidente che una politica contro la povertà riguarda l?indirizzo generale di politica economica e sociale. Non bastano misure specifiche. Che però sono necessarie. Come dimostra l?efficacia dell?assegno al terzo figlio. Intervento sul costo dei figli, integrazione dell?affitto, politiche per il diritto allo studio: sono misure essenziali per un welfare più inclusivo che metteremo al centro del prossimo Dpef. Inoltre, non è più rinviabile, come accade in tutta Europa, l?introduzione di una misura universalistica di temporanea integrazione al reddito per chi è al di sotto della soglia di povertà con un percorso di integrazione sociale. Una misura di protezione attiva, come è stato il Reddito minimo di inserimento (Rmi). A partire dai risultati della sperimentazione avviata dai governi di centrosinistra, l?Ulivo (prime firmatarie Turco e Bindi) ha depositato un testo che, in applicazione dell?articolo 26 della 328/00, introduce su scala nazionale l?Rmi prevedendo un fondo per finanziare una misura omogenea sul territorio e lasciare alle Regioni la facoltà di integrare con propri interventi e risorse. Chiederemo al presidente della Camera di iscrivere questa legge tra le priorità dell?agenda parlamentare. Sarà questo il modo non solo per offrire un contributo concreto, ma per obbligare il governo a scoprire le carte e dirci cosa intende fare in modo concreto per combattere la povertà. Vorremmo sapere in cosa consista per Maroni, Bossi e Berlusconi, la tanto annunciata ?Ultima istanza? che dovrebbe sostituire l?Rmi. Gli annunci a vuoto, gli spot propagandistici sono dannosi e insopportabili. Quando è in gioco la povertà diventano anche immorali.


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