Famiglia

Cooperazione: aiuti europei, Italia all’ultimo posto

Lo afferma un rapporto di Volontari nel mondo - Focsiv (che raccoglie 58 ong d'ispirazione cristiana) che sara' presentato domani a Padova, nell'ambito di Civitas

di Redazione

L’Italia come la Germania per risorse destinate, rispetto al Pil, alla cooperazione allo sviluppo: entrambi i paesi, che fanno parte del G7, hanno apportato, fra il 2002 e il 2003, un taglio degli aiuti in termini reali. Ma non solo. Italia e Germania – questa volta insieme a Spagna, Austria e Grecia – non raggiungeranno entro il prossimo l’anno l’obiettivo, fissato dall’Ue, di destinare al settore lo 0,39% del Pil. L’Italia, in particolare, ha mantenuto dal 2000 al 2003 una percentuale dello 0,17%; le previsioni per il 2005 sono dello 0,15%. Percentuale che la colloca all’ultimo posto nell’Ue nel 2004. Lo afferma il rapporto ombra di Volontari nel mondo- Focsiv (che raccoglie 58 ong di ispirazione cristiana) che sara’ presentato domani a Padova, nell’ambito di Civitas, che fornisce un bilancio del ‘Millenium development goals’ (Mdgs) a cinque anni dall’impegno sottoscritto dai capi di stato di tutto il mondo convocati dall’Onu. Il documento, che si concentra sull’obiettivo che richiama la costituzione di un partenariato globale (obiettivo n. 8), traccia un panorama generale non eclatante: gli impegni ”sono ancora una volta disattesi”. Tuttavia, si rileva da parte di tutti i governi europei un’attenzione alle politiche per raggiungere gli Obiettivi del Millennio. La posizione dell’ Italia e’ piu’ che modesta nell’Ue. La percentuale di Pil che i paesi europei destinano agli aiuti resta un punto nodale degli Mdgs. Tutti i cinque paesi donatori che nel 2004 raggiungono o superano la percentuale dello 0,7% fissata dall’Onu sono europei (Norvegia con lo 0,87%, Danimarca con lo 0,84%, la Svezia con lo 0,77%, Olanda con 0,74%, Lussemburgo con 0,85%). Sono comunque europei anche quelli che destinano la percentuale piu’ bassa e fra questi compare l’Italia (0,15%), accompagnata da Grecia (0,23%) e Austria (0,24%). Inoltre, la maggior parte dei donatori europei ha aumentato l’ammontare degli aiuti. La cifra degli aiuti europei, provenienti dagli stati membri, e’ cresciuta del 2,9% tra il 2003 e il 2004. Il Belgio, la Repubblica Ceca, la Francia, la Germania, l’Irlanda e il Regno Unito hanno pianificato di raggiungere l’obiettivo dello 0,7%.

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