Famiglia
Cooperazione: vincente la formazione postuniversitaria
Il dato emerge dalla ricerca condotta dal Cisp-Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli nell'ambito del programma Euromodel
di Redazione
Lo studio presentato oggi a Roma nell’ambito del convegno “Cooperazione allo sviluppo: una proposta di formazione europea”. Secondo la ricerca, circa il 54% degli operatori attivi nel campo della cooperazione e’ in possesso di un titolo di master, mentre il 33% ha effettuato corsi di specializzazione piu’ brevi. Solo il 13% degli operatori non ha effettuato corsi di alcun genere o ha preso parte esclusivamente a corsi organizzati dalla Ong per il proprio personale. Si tratta di un dato che- spiega l’indagine del Cisp- ha modificato negli ultimi anni il quadro complessivo della cooperazione non governativa italiana, dove sino a poco tempo fa prevaleva la formazione empirica, sul campo.
Questo fenomeno, sempre secondo l’indagine Cisp, va di pari passo con l’aumento dei master e dei corsi specialistici sulle diverse tematiche della cooperazione internazionale, dello sviluppo, dell’aiuto umanitario, del peace keeping, della progettazione. Il possesso di titoli di master e’ maggiore fra il personale in Italia che in quello all’estero.
Ma dai dati Cisp, emerge anche un cambiamento di profilo delle figure professionali richieste nel mondo della cooperazione e dalle Ong. Cala infatti la domanda di figure tecniche tradizionali (ingegneri, agronomi, ecc.), il cui ruolo tende ad essere piu’ legato a consulenze specifiche di non lunga durata, mentre aumenta il bisogno di figure gestionali e legate alla comunicazione, la cui competenza e’ richiesta soprattutto per la conoscenza dei meccanismi di funzionamento degli organismi internazionali, ogni giorno piu’ complessi.
Secondo la ricerca del Cisp, la formazione post-universitaria si rivela sempre piu’ importante, e spesso l’unico canale di accesso per i giovani che vogliono lavorare in questo settore. I tradizionali progetti e studi di natura tecnica, locale o microsettoriale, sono oggi superati dai programmi di supporto allo sviluppo locale, basati sul partenariato e sul sostegno ai processi endogeni. Il peso crescente dei progetti di rafforzamento istituzionale, comporta una maggiore importanza delle capacita’ comunicative relazionali e di negoziazione con le istituzioni pubbliche locali, ed una conseguente maggiore necessita’ di preparazione in campo sociale, economico, politologico e umanistico.
Con l’allargamento dell’Unione Europea e la crescente attenzione alla cooperazione con i paesi dell’Est europeo, l’indagine del Cisp rivela che e’ sempre piu’ necessaria la conoscenza del russo, oltre che dell’inglese e del francese.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it