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Corsa contro il tempo per evitare la catastrofe

Valerie Amos (Onu): «Serve un piano di risposta all'emergenza»

di Redazione

Valerie Amos, sottosegretario Generale per gli Affari Umanitari e il Coordinamento degli interventi Umanitari della Nazioni Unite (OCHA), a conclusione di una missione nella regione del Sahel il 24 maggio ha affermato: “Per  evitare che la crisi alimentare nei paesi attraversati dal Sahel si trasformi in catastrofe, abbiamo bisogno di mettere in atto un piano complesso di risposta all’emergenza, programmare azioni di intervento coordinate e veloci e richiedere continuità nel flusso di fondi internazionali ”. Lo riferisce Agire in un comunicato.

Gli ultimi dati  – aggiunge Agire – parlano di oltre 18 milioni di persone ridotte in condizione di crisi e insicurezza alimentare.
Situazione che sembra possa perdurare fino al prossimo autunno, quando le condizioni metereologiche muteranno consentendo con la stagione delle piogge la ripresa dell’attività agricole e della pastorizia.

Tra le priorità evidenziate dalla Amos, oltre alle distribuzioni massive di generi alimentari e acqua, si richiedono interventi igienico sanitari e di salute pubblica. Inoltre, come sottolineato dal Sottosegretario Generale di OCHA, sarà necessario rafforzare i meccanismi locali di prevenzione e riduzione del rischio, cosicché in contesti naturalmente esposti a condizioni di carestia e siccità si possa limitare la dipendenza dagli aiuti internazionali per far fronte ai periodi di crisi.

AGIRE sta monitorando la situazione attraverso l’accreditata presenza delle ONG del network nei paesi oggi colpiti dalla crisi alimentare.

Guarda la mappa OCHA
Comunicato stampa ONU

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