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Cossiga: serve un Registro nazionale volontario degli islamici in Italia
Il presidente emerito ha presentato un disegno di legge per istituirlo
di Redazione
Un ”Registro nazionale volontario degli islamici in Italia” presso il ministero dell’Interno; e’ quanto prevede di istituire un disegno di Legge a Palazzo Madama presentato dal senatore a vita Francesco Cossiga. ”La vastita’ della comunita’ islamica in Italia – spiega il senatore a vita – richiede che essa si doti e lo Stato italiano le riconosca uno speciale status giuridico. La via corretta sarebbe quella di un accordo tra Stato e Comunita’; ma la differenza di nazionalità e di culti (sunniti, sciiti, ismailiti, waabiti) degli islamici d’Italia e la pretesa di egemonia e di rappresentanza unica di essi da parte di alcuni Stati arabi, rende difficile e improbabile e comunque un ”unicum” la conclusione dell’intesa”. Fino ad allora, dunque, andrebbe istituito il Registro, cui potranno iscriversi ”le persone che dichiarino di professare la fede islamica, cittadini italiani o legalmente residenti, che siano maggiorenni se italiani o apolidi secondo la legge italiana o se non italiani secondo la legge del loro Paese”. Gli iscritti, entro un anno dalla istituzione del Registro, eleggeranno fra di essi (uno ogni mille) i deputati della ”Assemblea Costituente degli Islamici in Italia”. Il governo dovra’ poi emanare norme ”per la disciplina del diritto matrimoniale, compreso il divorzio , secondo i principi e i criteri direttivi contenuti nella legge islamica”, nonché per ”la istituzione e il funzionamento delle corti di giustizia islamiche, secondo i principi e i criteri direttivi contenuti nella legge islamica, e per la procedura necessaria per dare applicazione alle decisioni di questi corti nell’ordinamento giuridico italiano secondo i principi e i criteri direttivi che disciplinano i rapporti tra l’ordinamento giuridico italiano e i giudici dell’ordinamento canonico della Chiesa Cattolica”.
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