Famiglia

Costa d’Avorio: torna la calma ad Abidjan

Dopo quattro giorni di paralisi, Abidjan torna ad un'apparente normalit

di Redazione

Tutte le barricate sono state tolte, consentendo una ripresa generale delle attività nella capitale economica della Costa d’Avorio. Già nel primo mattino gli autobus hanno ricominciato a circolare, carichi di passeggeri, così come i taxi, mezzo di trasporto molto utilizzato dagli ivoriani. Le forze di sicurezza, che non sono mai intervenute nei giorni scorsi, si sono ridispiegate come normalmente per le strade della città. Le numerosissime barricate costruite in tutti i quartieri di Abidjan da lunedì scorso sono scomparse, i negozi riaperti. A Plateau, quartiere amministrativo e finananziario, gli impiegati sono potuti tornare in ufficio dopo che la zona era stata letteralmente invasa nei giorni scorsi dai “patrioti” di Charles Blé Goudé, il cosiddetto “ministro della strada”, leader dei sostenitori del presidente Laurent Gbagbo. Ieri pomeriggio era stato lui ad invitare i suoi uomini a “lasciare la strada”. Un invito analogo, rivolto due giorni prima dallo stesso presidente Gbagbo al termine del suo incontro con il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo e con alti responsabili dell’Onu, era rimasto inascoltato. Abidjan è rimasta paralizzata per quattro giorni dai manifestanti sostenitori del presidente che accusano l’Onu di voler favorire i ribelli che controllano la zona settentrionale del paese. L’Onuci, la forza internazionale di pace dell’Onu, è stata presa di mira dai manifestanti che protestano contro la decisione del Gruppo di lavoro internazionale di non prorogare il mandato dell’Assemblea nazionale (il parlamento), che è scaduto in dicembre.

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