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Cpt: De Mistura, ci costano 18 mln l’anno per gestione

Così, nel report dell'agenzia Dire, De Mistura nell'audizione al comitato Schengen

di Redazione

“Non sarei sorpreso che ci siano valutazioni sull’utilita’ di alcuni Cpt e sul rafforzamento di altri”. Staffan De Mistura, presidente della commissione voluta dal Viminale per stilare un rapporto sui 14 Centri di permanenza temporanea presenti in Italia, commenta cosi’ l’ipotesi, allo studio del governo, di chiudere i Cpt di Bologna, Ragusa, Brindisi e Torino. “Non sarei sorpreso- spiega- perche’ i costi, l’operativita’ e anche le presenze in alcuni Cpt possono giustificare il rafforzamento di alcuni Centri e, forse, la chiusura di altri”. Ammontano a 120 milioni di euro gli stanziamenti effettuati per mettere in piedi il sistema dei Centri di permanenza temporanea. A questi si devono aggiunge circa 6 milioni in media per la costruzione di ogni Centro e 1,3 milioni l’anno per la gestione (oltre 18 milioni di euro se si moltiplica la somma per i 14 Cpt presenti in Italia). Queste le stime dei costi del sistema dei Cpt, rese note oggi, durante un’audizione al comitato Schengen, da Staffan De Mistura, presidente della commissione per le verifiche e le strategie dei Centri per gli immigrati, insediata nel luglio scorso dal ministro dell’Interno Giuliano Amato. “Si tratta di stime- precisa De Mistura- perche’ non siamo riusciti ad avere tutti i dati, ma questi numeri ci consentono di dire che i costi del sistema dei Cpt non sono assolutamente proporzionati all’efficacia dei Centri”. Si’, perche’ dei 22.000 stranieri irregolari transitati nel 2006 nelle strutture di detenzione amministrativa, non piu’ di 6.000 sono stati realmente espulsi. Dati che portano De Mistura a ribadire “che il sistema non funziona e quindi bisogna trarne le conclusioni adeguate”. Di qui la proposta, avanzata dalla Commissione, di svuotare progressivamente i Centri “attraverso una strategia di incentivi” per gli immigrati che collaborano alla loro identificazione e “di rigore” nei confronti degli “irruducibili”. Al fine di ottenere un progressivo svuotamento dei Cpt, De Mistura raccomanda, inoltre, di “non trattenere nei Centri quanti non dovrebbero starci” ovvero gli ex-detenuti, che vanno identificati in carcere, le vittime della tratta e i cosiddetti “overstayers” (quanti, entrati regolarmente in Italia non hanno poi rinnovato il permesso di soggiorno). “L’Italia oggi ha un grande problema, ma anche una grande opportunita’- spiega il presidente del comitato Schengen, Sandro Gozi, commentando l’audizione di De Mistura- quella di elaborare un modello nuovo di gestione dei flussi irregolari da proporre ai partner europei”, che, aggiunge De Mistura, “guardano con molta curiosita’ al nostro lavoro”.


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