Cultura

Cresimarsi con l’olio sottratto alla mafia

Sarà possibile a Torino grazie a un'idea di don Ciotti e alla benedizione del cardinale Poletto

di Gabriella Meroni

L’olio prodotto nelle terre confiscate a Cosa Nostra, sara’ benedetto, in occasione del giovedi’ santo, dal cardinale di Torino, mons. Severino Poletto.
La proposta e’ partita da don Ciotti del Gruppo Abele per lanciare un messaggio di speranza ai giovani. Sara’ quindi usato come olio per battesimo, cresima e sacramenti. Proveniente dalle vaste distese di uliveti siciliani un tempo di proprieta’ del boss Provenzano e di altri esponenti di Cosa Nostra, l’ olio viene ora confezionato dall’ associazione ”Libera” che ne usa i proventi a scopo sociale, in particolare per combattere il disagio, l’ emarginazione giovanile e diffondere la cultura della legalita’.
”Ho accolto volentieri questa proposta – ha commentato l’ arcivescovo – e mi fa piacere che nella Messa crismale a Torino anche questo segno in piu’ arricchisca lo stimolo in tutti noi per costruire una societa’ piu’ giusta”.

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