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Cuneo, un “patto” da 3 milioni per la salute dei cittadini

Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo - Crc e Intesa Sanpaolo promuovono un intervento congiunto, mettendo a disposizione risorse per tre interventi infrastrutturali negli ospedali della Granda. Mauro Gola, presidente della Fondazione Crc: «Una sinergia cresciuta negli anni, leva strategica per lo sviluppo di tutta la comunità provinciale». Per Gian Maria Gros-Pietro, presidente della banca, è la conferma «di un vero e proprio patto per il territorio» e di una «comune visione identitaria»

di Alessio Nisi

Cuneo

La realizzazione di sala ibrida (uno spazio integrato con chirurgia innovativa e sala operatoria classica) negli spazi dell’Ospedale S. Croce di Cuneo, il recupero dell’ingresso Nord Santa Vittoria dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno. E poi, una nuova Tac e una sala conferenze per l’ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì.

Questi i tre interventi infrastrutturali, resi possibili da Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo – Crc e Intesa Sanpaolo, che insieme hanno promosso un intervento congiunto e messo a disposizione 3 milioni di euro. Un progetto che conferma la grande sintonia tra le due istituzioni, già sperimentata con progetti in ambito sociale e culturale realizzati sul territorio della provincia di Cuneo.

Una sinergia con Intesa Sanpaolo, sottolinea Mauro Gola, presidente della Fondazione Crc, «cresciuta nel corso degli anni», che «si conferma leva strategica per la crescita di tutta la comunità provinciale in ambito sanitario, sociale e culturale». Garantire a tutta la comunità provinciale le migliori condizioni di cura, in un dialogo costante con le istituzioni sanitarie attive sul territorio, ha aggiunto, «è da sempre una delle priorità strategiche per l’azione della Fondazione Crc».

Patto per il territorio e visione comune

Della conferma «di un vero e proprio patto per il territorio di Cuneo tra Intesa Sanpaolo e Fondazione Crc» e «di una comune visione identitaria a sostegno di due dimensioni che definiscono il livello di civiltà di un Paese, richiamate nel dettato costituzionale: l’attenzione a chi ha bisogno e la salute», ha parlato Gian Maria Gros-Pietro, presidente della banca.

Per Gros-Pietro «poter garantire interventi sociosanitari infrastrutturali, tecnologici e di servizio di primaria qualità, come merita il cuneese, uno dei tessuti produttivi più dinamici in Italia, significa evitare ai pazienti e ai loro famigliari di spostarsi per motivi diagnostici e di cura. Siamo quindi orgogliosi di continuare a sostenere queste eccellenze sanitarie».

Cuneo
Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo hanno presentato a Cuneo l’intervento congiunto che mette a disposizione 3 milioni di euro per 3 interventi infrastrutturali a favore dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno e dell’Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì

«La collaborazione tra pubblico e privato», rimarca Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte, «non è solo un intento di buon senso, ma si sta consolidando come una buona pratica della pubblica amministrazione soprattutto quando si concretizza nella relazione con le fondazioni di origine bancaria, che restituiscono alle comunità risorse originate dai risparmi dei cittadini».

Gli interventi nel dettaglio

I fondi messi a disposizione permetteranno lo sviluppo di tre progetti sui principali hub ospedalieri della provincia:

Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle. La Fondazione Ospedale Cuneo si avvarrà dei fondi messi a disposizione, anche integrandoli con risorse proprie, per realizzare presso l’Ospedale S. Croce di Cuneo una sala ibrida dotata di apparecchiature e strumentazioni ad altissima tecnologia, un investimento strategico per le strutture sanitarie orientate all’eccellenza clinica, alla sicurezza del paziente e all’innovazione tecnologica, con benefici rilevanti in termini di esiti, efficienza e sostenibilità. 

La sala ibrida (o sala a tecnologia integrata) è un ambiente di lavoro che permette di incorporare un’area chirurgica ad alta tecnologia alle prerogative di una sala operatoria classica, per un trattamento multidisciplinare di patologie altamente complesse che unicamente un ospedale Hub può garantire. La sala consente la pianificazione, tra le altre, di procedure cardiovascolari diagnostiche, interventistiche, emodinamiche, cardiochirurgiche, toraciche, neurochirurgiche spinali, urologiche. 

Con 40 mila interventi chirurgici e circa 2 milioni di prestazioni ambulatoriali erogate nel 2024 anche a pazienti provenienti da fuori regione, l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, con il supporto della Fondazione Ospedale Cuneo, è convinta della necessità di dover investire nella sanità di eccellenza, per garantire trattamenti scientificamente all’avanguardia e sempre più efficaci. 

Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno. Attraverso un importante progetto di valorizzazione architettonica e ingegneristica, la Fondazione Ospedale Alba-Bra supporterà l’Azienda sanitaria locale nella rifunzionalizzazione dell’ingresso Nord Santa Vittoria dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, in un contesto attuale che vede tale entrata attrarre sempre più flussi di arrivo dato l’affacciarsi sull’ampio parcheggio ai piedi del nosocomio.

Il progetto consentirà di migliorare l’accoglienza verso l’utenza anche attraverso la copertura armoniosa della scalinata d’accesso e degli spazi adiacenti, ad oggi sottoposta alle intemperie climatiche dei mesi invernali. Accessibilità, inclusione, accoglienza, umanizzazione sono alla base del progetto.

Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì. Il progetto prevede due interventi: la dotazione, per l’ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì, di una seconda Tac 128 strati per incrementare l’attività ed evitare eventuali interruzioni del servizio in caso di manutenzione di quella esistente. In seconda battuta, è prevista la ristrutturazione degli attuali spazi ancora grezzi e già destinati, in sede di progetto, alla realizzazione di una sala conferenze, con l’obiettivo di sostenere i percorsi di formazione per i dirigenti medici e in generale per tutto il personale, al fine di valorizzare le professionalità presenti e garantire una crescita di competenze e conoscenze. 

Entrambi gli investimenti rispondono alla necessità di garantire lo sviluppo delle potenzialità del Regina Montis Regalis: l’Auditorium per attrarre risorse, professionalità e competenze, la Tac di ultima generazione per consentire alla struttura di mantenersi all’avanguardia con nuove tecnologie di diagnostica per immagini di alta specialità.

In apertura e nel testo foto di Ufficio comunicazione Fondazione Crc

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