Mondo
D’Alema firma un protocollo Italia-Cina
Pervisto il raddoppio nei prossimi cinque anni del volume dell'interscambio, la Cina chiede visti più facili per gli imprenditori
di Redazione
Doveva quagliare e ha quagliato. Massimo D’Alema, in Cina oggi, ha firmato un memorandum per un impegno comue dei due paesi per una partnership strategica. “Abbiamo molte cose da fare insieme e non intendiamo alimentare la paura verso la Cina ma spingere invece il sistema produttivo italiano a impegnarsi per cogliere questa grande opportunita’, ha detto D’Alema. Il Ministro ha presentato alla stampa insieme al suo omologo Li Zhaoxing il protocollo di intesa sottoscritto al termine della seconda riunione congiunta del comitato governativo Italia-Cina: un documento che elenca un maggiore dettaglio di campi in cui questa collaborazione si realizzera’, demandando poi a tavoli bilaterali la risoluzione sugli aspetti operativi.
Nell’accordo odierno si conferma l’impegno, preso durante la missione del settembre scorso del premier Prodi, per un raddoppio nei prossimi cinque anni del volume dell’interscambio, con l’obiettivo di un graduale riequilibrio della bilancia commerciale, in questo momento fortemente a favore dei prodotti cinesi e con un forte impulso degli investimenti reciproci. La parte cinese auspica che le imprese italiane partecipino attivamente in particolare allo sviluppo della parte occidentale e del centro del Paese, alla riconversione della vecchia base industriale nel nordest e alla crescita delle campagne. Il governo cinese si e’ impegnato a stimolare le imprese che ne sono in grado a investire in Italia, richiedendo tra l’altro al governo italiano di facilitare il rilascio dei visti per gli investitori d’oltre Muraglia.
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