Il primo incontro di Anna Puccio con il non profit risale alla quarta liceo scientifico. E fu casuale: Anna andò a studiare nel Minnesota e lì si rese conto dell’importanza delle charities statunitensi. Finita quell’esperienza, tornò in Italia e – dopo la laurea – cominciò una brillantissima carriera di manager (che dalla Procter&Gamble l’ha portata alla Sony Ericsson Mobile Italia, di cui è stata amministratore delegato). Egualmente fortuita la scoperta delle fondazioni e dei trust inglesi: durante un periodo di lavoro all’estero le capitò di conoscere il loro impegno in particolare a favore delle donne. Rientrata nel Belpaese, dopo aver svolto diversi incarichi in aziende di telecomunicazioni, la Puccio è stata nominata direttore generale del gruppo cooperativo Cgm. Un incarico assunto all’inizio di ottobre («sono in una fase di osservazione e d’ascolto»), ma che non arriva per caso: «Non è una svolta, semmai il punto d’arrivo di un percorso».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.