Economia

Dalla Sony Ericsson al consorzio Cgm

Parabole

di Redazione

Il primo incontro di Anna Puccio con il non profit risale alla quarta liceo scientifico. E fu casuale: Anna andò a studiare nel Minnesota e lì si rese conto dell’importanza delle charities statunitensi. Finita quell’esperienza, tornò in Italia e – dopo la laurea – cominciò una brillantissima carriera di manager (che dalla Procter&Gamble l’ha portata alla Sony Ericsson Mobile Italia, di cui è stata amministratore delegato). Egualmente fortuita la scoperta delle fondazioni e dei trust inglesi: durante un periodo di lavoro all’estero le capitò di conoscere il loro impegno in particolare a favore delle donne. Rientrata nel Belpaese, dopo aver svolto diversi incarichi in aziende di telecomunicazioni, la Puccio è stata nominata direttore generale del gruppo cooperativo Cgm. Un incarico assunto all’inizio di ottobre («sono in una fase di osservazione e d’ascolto»), ma che non arriva per caso: «Non è una svolta, semmai il punto d’arrivo di un percorso».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.