Non profit
Dalle Acli 50mila euro
Raccolti con la vendita del Parmigiano degli stabilimenti danneggiati
di Redazione
A quasi un mese dal terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, il conto corrente di solidarietà aperto dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani ha raccolto circa 50mila euro. La vendita di Parmigiano Reggiano proveniente dagli stabilimenti danneggiati ha raggiunto al momento ordini per 65mila euro.
Il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, è in visita nelle zone colpite dal sisma con una delegazione delle Acli nazionali, delle Acli dell’Emilia Romagna, di Modena e di Carpi.
I rappresentanti delle Acli hanno incontrato oggi il vescovo della diocesi di Carpi, mons. Francesco Cavina, per offrire la disponibilità e la collaborazione dell’associazione per la ripresa della normalità della vita sociale del territorio.
La delegazione delle Acli ha quindi incontrato le operatrici del Centro di assistenza fiscale e del Patronato, che stanno offrendo il proprio servizio attraverso un camper messo a disposizione delle Acli dell’Aquila, stazionante nella zona industriale in prossimità degli uffici danneggiati.
A seguire, l’incontro con il consiglio provinciale del Comune di Modena e con il vescovo della diocesi di Modena-Nonantola, mons. Antonio Lanfranchi.
Le Acli si sono mobilitate da subito attraverso i circoli e i singoli iscritti in azioni di solidarietà e di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, che ha danneggiato anche diverse strutture dell’associazione. È stato attivato un conto corrente intestato alle Acli Emilia Romagna dove convogliare le offerte provenienti da tutta Italia (IBAN: IT 36 N 02008 02413 000002574372; causale: “emergenza terremoto Emilia Romagna”). Sul conto sono pervenuti finora circa 50mila euro. E’ stata inoltre organizzata dalle Acli di Modena una promozione della vendita di Parmigiano Reggiano proveniente dagli stabilimenti danneggiati dal terremoto. È per questo attiva la mail terremoto@aclimodena.it. Ad oggi sono già stati fatti ordini per 65.000 euro.
Le Acli si sono impegnate a promuovere ulteriori iniziative per trovare fondi e far sì soprattutto che non venga meno l’attenzione sulle necessità delle popolazioni e dei territori colpiti dal sisma.
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