Non profit

«Darei la vita per dimostrare che non ho ingannato nessuno»

Il capo della protezione civile rompe il silenzio

di Redazione

«L’accusa è infamante e assolutamente drammatica. Da quello che ho letto e dalle carte ho ricevuto dalla magistratura si parla di compensi in denaro e anche di favori sessuali, cose assolutamente che non esistono». Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una intervista esclusiva al Tg2. «Io non c’entro con questa vicenda, credo che si sia trattato di un grosso equivoco che, appena avrò la possibilità di confrontarmi con i magistrati, sarò in grado di chiarire. Il timore», ha aggiunto, «è che gli italiani si possano sentire traditi da Bertolaso: per questo sono disposto a dare la vita per dimostrare loro che non li ho mai ingannati».

«Non era un mio amico è una persona che non conosco, ho letto queste affermazioni e trovo che di questa vicenda così tragica questa sia la cosa più orribile. Se incontrerò mai questa persona gli dirò in faccia quello che penso di lui». Così Guido Bertolaso, nel corso dell’intervista al Tg2, commenta l intercettazioni nelle quali, due imprenditori, coinvolti nell’inchiesta che lo vede coinvolto, parlano del sisma in Abruzzo ed uno di loro ride e fa dell’ironia sulla tragedia.

«Sarebbe stata una coincidenza e anche spiacevole se questa vicenda fosse uscita il giorno prima quando, martedì scorso il Senato ha approvato il decreto legge,
allora ci sarebbe stato da sospettare. È uscita il giorno dopo e quindi credo sia stata una coincidenza fortuita», ha detto Guido Bertolaso, nel corso dell’intervista.
Il capo della Protezione Civile ha poi voluto «chiarire che questa società, questa Spa di Protezione Civile, sarà solamente una struttura di servizio del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, che continuerà a rimanere una struttura centrale della Presidenza del Consiglio, con funzionari bravi, esperti e pubblici». La Spa, ha
aggiunto Bertolaso, «servirà proprio a garantire invece quella trasparenza ed efficacia degli interventi che noi vogliamo garantire a tutti gli italiani».

Nessun favore sessuale, la Francesca di cui si parla nell’inchiesta dei magistrati di Firenze «è una persona perbene, di grande garbo», che opera in una struttura
di fisioterapia, alla quale Guido Bertolaso ricorreva nei momenti di stress. «Questo Salaria Sport Village, dove io andavo, è uno dei centri sportivi più grossi di Roma, ci sono oltre seimila persone che lo frequentano tutti i giorni».

«Nel contesto di questo grande impianto sportivo -ha proseguito Bertolaso- c’è anche una struttura dove si può fare fisioterapia. Questa Francesca è una persona perbene, di grande garbo, molto brava alla quale io ricorrevo alla luce dello stress che, visto il lavoro che faccio, ogni tanto mi colpisce».

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