Mondo
Darfur: attacco janjaweed, venti morti
Intanto l'Onu preme per l'invio forza di pace nell'area frontaliera del Ciad
di Redazione
Almeno venti persone sono rimaste uccise in attacco sferrato dalle milizie janjaweed nella zona di Umm Dhai, nella parte meridionale della tormentata regione sudanese del Darfur. Lo hanno riferito fonti del Movimento di liberazione del Sudan, il principale gruppo ribelle firmatario degli accordi di pace di maggio con il governo di Khartum. L’attacco non e’ stato confermato dall’Unione africana, anche se la presenza massiccia nell’area dei miliziani di origine araba legati al governo sudanese era stata segnalata qualche settimana fa dall’ultimo rapporto delle Nazioni Unite. Intanto, da Palazzo di vetro, il segretario generale Ban Ki-moon ha sollecitato lo schieramento di una forza internazionale d’interposizione in Ciad e nella Repubblica Centrafricana, nelle zone di confine con il Sudan. L’obbiettivo della missione, che dovrebbe essere chiamata Minutac, e’ proteggere i civili in fuga dal Darfur. Le opzioni avanzate da Ban sono due. La prima ipotizza una forza di 6mila caschi blu che agirebbe con l’appoggio dell’aviazione. La seconda ipotesi, per cui propende il segretario generale, prevede il dispiegamento di una missione di 10.900 uomini se i paesi che vi parteciperanno non saranno in grado di fornire anche aerei. In entrambi i casi il comando militare dell’operazione dovrebbe essere a N’Djamena, capitale del Ciad, mentre l’ufficio di collegamento a Bangui.
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