Non profit

Decreto fiscale: il Forum Terzo settore, bene le modifiche ma attenzione all’art. 83

Bene le modifiche all'art. 33 e l'estensione all'utilizzo dei titoli di solidarietà. Perplessità sulle modifiche all'art. 83 sulle erogazioni liberali in denaro

di Redazione

Siamo contenti che il Governo abbia raccolto le nostre sollecitazioni per recuperare almeno alcune di quelle modifiche che non erano state inserite nel decreto correttivo al Codice”, così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo settore, commenta l’approvazione, ieri al Senato, di un emendamento presentato dal Governo sul “decreto fiscale” che introduce alcune modifiche al Codice del Terzo settore.

È molto importante – prosegue Fiaschi – la correzione all’art. 33 perché consente alle associazioni di volontariato di autofinanziarsi utilizzando al meglio le proprie strutture e l’iniziativa dei volontari. Va nella giusta direzione l’estensione, anche alle imprese sociali, della possibilità di utilizzare i titoli di solidarietà per sostenere e potenziare le proprie attività.

Un’altra richiesta del Forum, pure inserita nell’emendamento del Governo – spiega la portavoce del Terzo Settore –, è quella di una maggiore flessibilità nella qualificazione delle attività non commerciali. Quel 5% di scarto tra costi e ricavi è positivo, anche se avremmo preferito una misura più ampia”.

Siamo invece preoccupati – fa notare Fiaschi – per la riformulazione dell’art 83 in tema di erogazioni liberali: il nuovo testo si presta ad interpretazioni contraddittorie. Di fatto, mentre è apprezzabile l’eliminazione delle parole “in denaro” dal secondo periodo del primo comma, non lo è nel primo. Il rischio è che in fase applicativa alcune interpretazioni possano far ritenere esclusa la detraibilità delle erogazioni in denaro effettuate da persone fisiche a favore degli Enti di Terzo settore. Un effetto contraddittorio rispetto agli intenti del Codice del Terzo settore e negativo per le attività degli enti perché non verrebbero più favorite le donazioni private. Ci preme ricordare come l’Italia sia oggi il secondo paese in Europa per donazioni delle persone fisiche dopo UK e tra i primi cinque per le donazioni da imprese (dati European Research Network on Philantropy), un risultato virtuoso frutto della sensibilità civica e della generosità degli italiani, ma anche di politiche di sostegno alle donazioni che la Riforma del Terzo settore ha inteso consolidare e rafforzare. Una corretta e inequivocabile formulazione dell’Art. 83 è quindi molto importante. Anche al fine di evitare possibili contenziosi crediamo sia opportuna una correzione del testo nel prossimo passaggio alla Camera.

Resta però il giudizio positivo del Terzo Settore: “con questo provvedimento – spiega infatti Fiaschi – la nuova legislazione per il terzo settore diventa più stabile ed efficace. Servono ancora alcuni importanti passaggi, primi fra tutti, la creazione del Registro unico nazionale e il decreto che definisca le cosiddette “attività diverse”, ma il complesso percorso di completamento della riforma sta proseguendo nella giusta direzione.”

Il Forum come sempre assicurerà la propria collaborazione a Governo e Parlamento per favorire il migliore esito degli ulteriori atti normativi che dovranno essere realizzati” assicura infine la portavoce del Terzo Settore.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.