Welfare
Detenuti-attoriin tournéeda vent’anni
pionieri Il compleanno della Compagnia della Fortezza
di Redazione

E fanno 20. Sono le candeline che spegne in questi giorni (esattamente lunedì 21) la Compagnia della Fortezza della Casa circondariale di Volterra, la prima esperienza italiana di teatro in carcere. Ma 20 è anche il numero degli spettacoli che la Compagnia ha realizzato, ovvero uno ogni dodici mesi. Sono 20, infine, gli anni che ha passato dentro e fuori dal penitenziario toscano, a piede libero s’intende, il 49enne drammaturgo e regista Armando Punzo, fondatore della Compagnia e stella polare degli attuali 150 progetti teatrali sparsi fra i nostri 205 istituti di pena.
«Nel 1988 era un’utopia pensare di trasformare una prigione in un centro di cultura. Oggi è realtà», afferma Punzo. E i numeri stanno tutti dalla sua parte: «Dalla Compagnia sono passati centinaia di attori. Solo negli ultimi tre anni, nelle varie tournée abbiamo dato lavoro, con contratto regolare artistico, a 280 persone. La Compagnia ormai è presenza fissa nelle stagioni di molti teatri stabili italiani, da Milano a Ravenna, da Roma a Bari». Ma qual è l’identikit degli attori della Fortezza? «Hanno dai 25 ai 40 anni, il 30% è straniero, alcuni fanno teatro anche da 12 anni di fila, il numero varia a seconda dello spettacolo», risponde il regista. «Non ci sono criteri di selezione, e chiunque è ben accetto, non conta il motivo per cui è in prigione. L’importante è che voglia impegnarsi in modo serio, non una scusa per sfuggire alla noia della vita carceraria».
Ogni tournée è una piccola avventura: «Partiamo in pullman, quasi mai scortati, quindi come una normale compagnia teatrale», prosegue il regista, «l’unica differenza è che, dopo lo spettacolo, l’hotel degli attori-detenuti è il carcere più vicino al teatro». Dopo I pescecani del 2007, per il ventennale la Compagnia della Fortezza presenta la nuova pièce Pinocchio, in scena dal 21 al 27 luglio al Festival Volterrateatro 2008, evento di cui Punzo è direttore artistico. «Per l’occasione abbiamo anche messo a punto la nuova sala teatrale del carcere, la più piccola al mondo con i suoi tre metri per undici», continua il regista, «che porta il nome di Renzo Graziani, il deceduto ex direttore dell’istituto, che aveva creduto più di tutti nella validità del binomio teatro-carcere».
I fondi per la Compagnia vengono gestiti dall’associazione Carte Blanche, fondata da Punzo nel 1987, e arrivano da ministero, Regione e Comune «per un totale di 200mila euro all’anno, destinati alla formazione e alla promozione degli eventi. Le tournée sono invece autogestite, gli stipendi vengono pagati con gli ingaggi nei teatri». Il prossimo traguardo? «Avere dentro le mura della Fortezza di Volterra un vero teatro stabile. Una struttura aperta a tutti, che ospiti anche compagnie esterne».
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