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Giornata diritti persone con disabilità

Dipinto di blu, il documentario della riabilitazione alla vita nella vita

Una crociera degli ospiti del Maic e i loro familiari dello scorso aprile, mescolati con gli altri passeggeri “normali” ma con il necessario seguito di fisioterapisti, logopedisti, educatori e volontari, diventa un docufilm in onda il 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità su Tv 2000. Da vedere

di Lucio Brunelli

Un'immagine del documentario

Confinati in casa, per le difficoltà di muoversi all’esterno e ancor più per sottrarsi agli sguardi della gente, al disagio che crea negli “altri” la vista di quelli che una volta chiamavamo gli spastici. Da sessant’anni contro questa emarginazione – che a volte era autoisolamento – lottano Luigi Bardelli e i suoi amici del Maic di Pistoia. Lo fanno con caparbietà e con il sorriso. Nel 1968 finirono sulle prime pagine dei giornali perché avevano preso in affitto uno stabilimento balneare in Versilia ma il gestore, scoperto che si trattava di villeggianti spastici, voleva rescindere il contratto; Luigi e gli altri diedero battaglia, anche legale, e alla fine la spuntarono. Il settimanale Famiglia cristiana, che allora vendeva un milione e mezzo di copie, dedicò la copertina a questa storia col titolo “L’estate più bella”; nella foto compariva una giovane volontaria in riva al mare con un disabile (foto ritoccata: il due pezzi della ragazza fu pudicamente trasformato in costume intero, altri tempi).

Nel frattempo il Maic – acronimo di “Maria assunta in cielo”, perché è la fede cristiana a muovere la banda Bardelli – è diventato una fondazione che assiste duemila disabili gravi nella provincia di Pistoia, assicurando terapie riabilitative d’avanguardia. “Ma la riabilitazione a che serve – è il chiodo fisso di Bardelli – se non porta a vivere la realtà come tutti?”.  

Così quest’anno Luigi e la sua banda hanno pensato di organizzare una crociera per gli ospiti della struttura e i loro familiari. Lo scorso aprile si sono imbarcati su una grande nave, mescolati con gli altri passeggeri “normali” ma con il necessario seguito di fisioterapisti, logopedisti, educatori e volontari. Hanno viaggiato per il Mediterraneo, con tappe a Napoli, Messina, Malta, Barcellona e Marsiglia. Un’esperienza entusiasmante per le quasi 200 persone che l’hanno vissuta. La racconta adesso, in modo mirabile, un documentario di Tv2000 “Dipinto di blu” in onda domenica 3 dicembre (alle 10), in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

Il documentario, firmato da Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi, è stato presentato in anteprima ieri a Roma presso il Centro congressi Santa Lucia, un prestigioso centro di riabilitazione, non a caso. Oltre ai vertici di Tv2000 (il direttore Vincenzo Morgante e l’amministratore delegato Massimo Porfiri) erano presenti il segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Ma soprattutto c’era la vivacissima comunità del Maic con le persone disabili che hanno partecipato alla vacanza. La loro presenza ha reso ancora più speciale la visione. I loro applausi e le loro risate accompagnavano le scene più significative, coinvolgendo tutta la sala. Momenti di riflessione e dolore, quando le mamme in crociera – vere madri coraggio – raccontano cosa vuol dire prendersi cura di un figlio disabile. Momenti esilaranti, quando volontari e disabili diventano protagonisti di situazioni surreali e scenette divertenti.  È il senso di una comunità, l’atmosfera di famiglia, con le sue angosce e le sue gioie, il dato più bello, che risalta in primo piano. Merito anche degli autori: le immagini (curatissime), i silenzi, le parole… un racconto senza filtri che permette di entrare in punta di piedi nell’intimità di quest’altro mondo che chiamiamo disabilità. Scoprendo con sorpresa che l’imbarazzo iniziale, dopo un po’, è dissolto non da uno sforzo eroico di generosità ma dalla simpatia del loro sguardo. Come quello di Gianluca, al quale il regista Gianni Vukaj ha affidato alcune riprese amatoriali: “faremo vedere all’Italia chi noi siamo veramente” ha proclamato Gianluca, al termine della presentazione, galvanizzando la platea.

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“Stupore, meraviglia, socializzazione”: Bardelli dice che sono questi i tre pilastri della “pedagogia itinerante” che ha ispirato anche l’idea della crociera.  Gli stessi sentimenti che accompagnano la visione di “Dipinto di blu”.  Sarebbe stato felice, di queste esperienze, il dottor Adriano Milani Comparetti, pioniere delle terapie riabilitative, fratello maggiore di don Lorenzo Milani e uno dei grandi maestri del Maic: “Ci faceva notare – racconta Luigi – che tra il fare esercizi sull’asse di equilibrio di un Centro e cercare l’equilibrio su un bus in viaggio, era molto più riabilitativo il secondo rispetto al primo. Insomma riabilitazione alla vita, nella vita”.


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