Formazione

Diritti da ottenere per tutti i cittadini

Diritti

di Antonietta Nembri

Persone sensibili ai problemi delle persone handicappate insufficienti mentali: sono i volontari e i soci dell?Unione per la tutela degli insufficienti mentali (in sigla Utim), fondata a Torino nel 1991. L?associazione, iscritta al registro regionale del volontariato e in quello comunale di Torino, raccoglie nelle sue fila persone che sono attive in questo campo da oltre 25 anni e che hanno fatto precedenti esperienze all?interno dell?Anffas. «Abbiamo scelto un?altra strada di intervento», spiega il vicepresidente Carlo Pessano, «per statuto noi non gestiamo nulla, ma ci attiviamo per la promozione dei diritti dei disabili, non ci vogliamo sostituire alle istituzioni, piuttosto le vogliamo stimolare». Un?azione di stimolo che parte innanzitutto dalla promozione della conoscenza dei diritti: nei suoi centri aperti oltre che a Torino, a Bra (in provincia di Cuneo), ad Alessandria e a Borgomanero, vengono istruite gratuitamente pratiche quali quelle per l?interdizione, l?inabilità, invalidità o l?indennità di accompagnamento. Attraverso apposite commissioni, inoltre, l?associazione effettua anche controlli sulla qualità dei servizi erogati dalle istituzioni a favore degli insufficienti menali. Negli ultimi tre anni sono stati realizzati alcuni seminari inseriti all?interno di un progetto, presentato dall?Utim alla Regione Piemonte, che ha visto i volontari dell?associazione girare in moltissime città e cittadine piemontesi. Si è trattata di un?importante opera di sensibilizzazione per far sì che quanti sono interessati a queste problematiche, perché hanno in casa familiari disabili, oppure anziani o malati cronici non più autosufficienti, abbiano la possibilità e le conoscenze per chiedere il rispetto dei loro diritti. «In pratica noi cerchiamo di insegnare alla gente a ?farsi furba?, molto spesso», spiega Carlo Pessano, «chi è colpito da questi problemi soffre di una strana sudditanza psicologica verso le autorità costituite al punto che non sanno o non osano chiedere neanche quello di cui hanno diritto». Parla con foga Carlo Pessano soprattutto quando racconta della chiusura, per undici giorni, del centro diurno di una circoscrizione di Torino, «alle famiglie non è stata offerta alcuna soluzione per affrontare la situazione di emergenza e nessuno ha detto niente, hanno tutti accettato la situazione». L?azione dell?Utim è anche rivolta alla tutela dei diritti fondamentali. «Purtroppo la legge quadro 104 contiene ventidue, dico, ventidue volte la parola ?possono?. Per esempio un comune ?se può?», sottolinea il vicepresidente, «deve fare il centro diurno o una comunità alloggio. Ma se non ci sono regole fisse qui nessuno fa niente». Nell?esperienza di Carlo Pessano vi è il ricordo del centro dove era stata ricoverata la figlia anni fa: «un unico centro, era in viale Toscana, ospitava oltre 200 ragazzi con diverse tipologie di handicap. Dopo anni di lotte siamo riusciti a farlo chiudere e ottenere al suo posto venti centri e piccole comunità». Ma c?è anche un altro settore dove si stanno impegnando i volontari e i soci dell?Utim: il fronte degli anziani malati cronici. Insieme ad altre associazioni di volontariato infatti cerca di operare a favore di tutte le fasce deboli della popolazione. I fronti di intervento dei circa venti volontari e degli oltre duecento soci, sono diversi, come quello della medicina preventiva per arrivare a una tutela della salute della popolazione e anche tentare di garantire alle persone con handicap le necessarie cure sanitarie comprese le prestazioni riabilitative. A. Ne. Nome UTIM – UNIONE PER LA TUTELA DEGLI INSUFFICIENTI MENTALI Indirizzo via degli Artisti, 36 10124 – Torino Telefono 011/889484 Presidente Vittorio Torres Scopo Tutela dei diritti fondamentali delle persone con handicap mentale e sensibilizzazione sui problemi Anno di nascita 1991 Tutela La nuova frontiera dei volontari ?Una società più attenta e sensibile ai diritti e ai bisogni delle persone handicappate è più propensa a comprendere e garantire i diritti di tutti!?. Questa frase è la sintesi della filosofia che è alla base dell?azione dell?Unione per la tutela degli insufficienti mentali. Un?azione che attraverso varie attività cerca di migliorare la qualità della vita dei portatori di handicap mentali e delle loro famiglie. Si tratta dell?attenzione ai piccoli, grandi diritti. Come la realizzazione dei centri diurni: «in questo modo si aiutano le famiglie a tenere il ragazzo a casa anche nelle altre ore della giornata», spiega il vice presidente dell?associazione «altrimenti aumentano le richieste di ricovero e questo provoca più costi all?intera collettività». Un altro fronte su cui si sono attivati alcuni soci dell?Utim è quello della tutela. All?inzio di quest?anno hanno dato vita all?associazione tutori volontari. I tutori non hanno alcun obbligo di fornire prestazioni dirette, come vitto o alloggio, ai minori senza genitori, agli adulti o agli anziani dichiarati interdetti dall?autorità giudiziaria perché totalmente incapaci di provvedere ai propri interessio morali e materiali; devono invece vigilare sugli interventi compiuti dagli enti preposti alla salute, all?istruzione e all?assistenza, in modo che siano rispondenti ai bisogni della persona tutelata. Quello della tutela delle persone incapaci è un nuovo campo di azione dei volontari dei diritti.

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