Mondo

DISASTRI. Oms e Unicef: mettere al riparo scuole e ospedali

Il richiamo ai governi di tutto il mondo a un impegno concreto a ridurre i rischi e a non trovarsi impreparati

di Redazione

Rimboccarsi le maniche e intervenire subito, per non farsi piu’ trovare impreparati e limitare l’impatto di eventi drammatici come lo Tsunami del 2004 o il terremoto che nel 2008 sconvolse la Provincia cinese del Sichuan. Almeno per quanto riguarda bambini e malati. A richiamare i governi di tutto il pianeta a un impegno concreto per ridurre i rischi in quattro aree chiave, e limitare l’impatto dei disastri naturali su scuola e sanita’, sono Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) e Unicef.

L’appello arriva in occasione di un incontro su questi temi in corso a Ginevra, dove gli esperti hanno individuato appunto quattro aree chiave per consentire a sanita’ e scuola di superare meglio disastri ed eventi legati al cambiamento climatico. Fra le indicazioni degli specialisti: 1) Costruire scuole e infrastrutture sanitarie secondo gli standard anti-disastri naturali; 2) Eseguire controlli sulla sicurezza di scuole e ospedali e intraprendere azioni per renderli piu’ sicuri; 3) Assicurarsi che tutti gli ospedali e gli edifici scolastici implementino i programmi di preparazione in caso di disastro, inclusa la formazione dello staff; 4) Educare, formare e coinvolgere la comunita’ nella riduzione del rischio disastri. Un evento drammatico come il terremoto d’Abruzzo ha un impatto psicologico e sociale, oltre che fisico. E a risentirne di piu’ possono essere proprio le fasce di popolazione piu’ vulnerabili, riflettono gli esperti.

 

Nel 2004 lo Tsunami provoco’ 240 mila morti, mentre il terremoto cinese l’anno scorso uccise 88 mila persone, danneggiando o distruggendo 11 mila ospedali e oltre 12 mila scuole. Dunque la riduzione del rischio, in un’epoca in cui il clima sembra impazzito, e’ “imperativa per tutelare educazione e salute – sottolineano Oms e Unicef – E’ possibile ricostruire meglio di prima dopo un disastro, ma non si possono sostituire vite perdute e salute danneggiata”. Circa 175 mila bambini ogni anno sono travolti da disastri naturali, dunque e’ il momento di prevenire i danni peggiori, sottolinea Eric Laroche, assistant director general for Health Action in Crises dell’Oms. “Tragedie che possono essere evitate o contenute – assicura – se i governi adottano strategie di riduzione del rischio, mirate a proteggere la salute della gente. Una delle prime strade e’ costruire ospedali piu’ sicuri, edifici che rispettino codici di qualita’, formare lo staff e prepararlo ad affrontare le emergenze, ma anche monitorare le strutture per capire quali siano gli eventuali punti deboli”, raccomanda. “Le scuole devono essere un posto sicuro per i bambini”, gli fa eco Louis-Georges Arsenault dell’Unicef. E gli stessi bimbi possono essere protagonisti del cambiamento, se verranno educati e preparati ad hoc per imparare a reagire nel modo giusto a emergenze e disastri naturali.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it