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DON BEPPE DIANA. Lettera aperta di Agesci all’on.le Pecorella
Il Comitato Nazionale Agesci in merito alle dichiarazioni sulla figura di Don Peppe Diana
di Redazione
Egregio Onorevole Pecorella,
come Lei sa il movimento scout è impegnato da sempre nell’educazione dei giovani.E certamente Le sarà noto quanto sia difficile educare, oggi, le giovani generazioni aivalori veri, prima di tutto alla giustizia, alla legalità, all’onestà, al rispetto dell’altro, ad un giusto rapporto con il denaro, il potere, il successo.
Lo Scautismo ha trovato in questi cento anni di vita, la propria forza e la propria linfa vitale nei valori della Legge e della Promessa Scout, vissuti e testimoniati in modo concreto; lo Scautismo cattolico poi ha aggiunto un ingrediente straordinario per arricchire il metodo scout, la fede cristiana che trova nel Vangelo ed in Cristo la sintesi ed il compimento. Abbiamo pensato di introdurre con queste righe la nostra lettera perché abbiamo avuto modo di leggere la Sua intervista ad “Articolo 21” nella quale esprime alcuni pensieri su Don Peppe Diana.
Non possiamo negare che quanto abbiamo letto ci ha lasciato attoniti in particolare con riferimento alla figura ed alle ragioni della morte di Don Peppe che, come saprà, è stato, prima capo scout poi assistente ecclesiastico dei gruppi di Aversa e Casal di Principe, nonché assistente nazionale dei Foulards blancs, che si occupano del servizio scout agli ammalati a Loreto, Lourdes e Fatima.
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