Formazione

Droga: presentata oggi la Relazione al Parlamento

Ne emerge un quadro preoccupante: i nuovi consumatori sono sempre più giovani, e le morti per eoina sono in aumento

di Gabriella Meroni

Aumenta l’uso di cannabis, droghe sintetiche e altre sostanze legali che vengono assunte dai ragazzi in eta’ sempre piu’ giovane, rimane alto il numero di tossicodipendenti assuntori di droghe pesanti in Italia, mentre spunta una nuova emergenza per i giovani che e’ quella dell’alcol.

Sono questi alcuni punti della Relazione al Parlamento sullo Stato delle Tossicodipoendenze presentata nei giorni scorsi dal ministero degli affari sociali. Redatta dal precedente ministro, ma rivista dall’attuale gestione ”soprattutto nel capitolo che riguarda gli indirizzi della politica futura”, la Relazione e’ stata illustrata oggi dal sottosegretario al Welfare – con delega per droga, giovani e volontariato – Grazia Sestini. Due i punti focali: la realizzazione nel medio-lungo termine di una seria politica di contrasto che sia, pero’, basata sul risultato di un monitoraggio radicale della situazione in Italia : ”Ad esempio nei Sert – ha detto Sestini – sappiamo quanti tossicodipendenti entrano, ma non quanti ne escono e in che condizioni”.

L’apertura al privato sociale, ha aggiunto la Sestini, è essenziale. ”Il non profit deve avere pari dignita’ con il pubblico. Ancora troppi lacci tengono legato chi da’ risposte non statali a questo problema.” Secondo una stima, in Italia il numero complessivo di consumatori problematici di eroina oscilla fra 292mila e 319mila. Nei Sert sono in trattamento 145.897 soggetti, in gran parte assuntori di eroina per via endovenosa: numero in aumento rispetto all’anno precedente.
Il fenomeno, rileva il Rapporto, e’ soprattutto maschile (86%) e interessa prevalentemente le fasce di eta’ fra i 25 e i 34 anni (51,1%). Negli ultimi anni si e’ ridotta significativamente la quota di soggetti piu’ giovani, mentre si ha un aumento significativo della quota di ultratrentenni, passati dal 29,5% del 1991 al 57,8% del 2000.

Assoluta predominanza dell’eroina (82,8%), fra le sostanze stupefacenti utilizzate, seguita dai cannabinoidi (7,9%) e dalla cocaina (4%). Si consolida la tendenza all’aumento della percentuale di soggetti sottoposti a trattamento farmacologico con metadone (51,8% dei casi), ”una pratica questa che – ha detto Sestini – va riconsiderata, innanzitutto monitorandola. Non voglio colpevolizzare nessuno – ha aggiunto – ma su questa metodologia intendiamo aprire un confronto: il metadone, dal nostro punto di vista, medicalizza il problema droga”.

Ma e’ nelle carceri che la Relazione al Parlamento registra la situazione piu’ drammatica. Al 31 dicembre del 2001 i detenuti tossicodipendenti erano 17.838, pocomeno del 30% dell’intera popolazione carceraria. E nel corso dell’anno sono stati 1.128 i soggetti con problemi di assunzione di sostanze stupefacenti venuti a contatto con i Servizi della Giustizia Minorile, il 75% dei quali di nazionalita’ italiana. Erano accusati di furto aggravato e rapina, soprattutto, e sono risultati essere consumatori di cannabis, cocaina e oppiacei. Frequente il consumo anche fra i militari di leva. ”Occorre rendere realmente disponibili percorsi di recupero alternativi alla detenzione – ha detto Sestini – ed e’ importante potenziare la presenza di educatori e volontari collegati alle strutture di recupero nei penitenziari”. Nel 2000 si sono verificati 1.012 decessi per droga, circa il 2% in piu’ rispetto all’anno precedente.

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