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Droga, si infiamma lo scontro sul decreto Giovanardi

Giornata caldissima fra sit in e dichiarazioni di fuoco al Senato. Il ministro: "Fiducia se ci sarà ostruzionismo"

di Redazione

Sit-in al Senato contro il decreto Giovanardi sulle droghe, un testo di legge ”pericolosissimo che, se approvato, farebbe rinchiudere in carcere o in comunita’ di tipo coercitivo decine di migliaia di consumatori e di tossicodipendenti”, rileva ‘Confini Zero’, cartello associativo che riunisce movimenti, centri sociali, antiproibizionisti e partiti della sinistra. A giudizio dei promotori, e’ ”inaudito il metodo, basato sulla strategia del camuffamento, con il quale dall’iniziale progetto di legge Fini si e’ passati, salvaguardandone tutti gli aspetti peggiori, al cosiddetto stralcio Giovanardi, giungendo in conclusione ad un surreale decreto inserito in un maxiemendamento, a sua volta agganciato ad un altro decreto relativo alle olimpiadi invernali che non ha nessun rapporto con la complessa problematica delle droghe e del consumo di esse”. Si tratta per Giovanni Russo Spena (Prc) di ”un’indecenza istituzionale: nel decreto sulle olimpiadi e discussioni al Senato sono state infilate di nascosto queste norme. Il timore e’ che ora arrivino addirittura a mettere la fiducia sul provvedimento”. Marco Pannella aderisce alla manifestazione in corso davanti a palazzo Madama: ”e’ una battaglia in difesa del diritto perche’ il proibizionismo -osserva- e’ la forma attuale e contemporanea, non piu’ solo potenziale, di quello che sono stati il nazismo e il fascismo”. Tra i presenti anche esponenti della Cgil e del coordinamento nazionale delle comunita’ di accoglienza. Per gli organizzatori, l’inserimento delle norme nel decreto sulle olimpiadi e’ ”un tentativo gravissimo e demagogico” da contrastare ”al fianco degli operatori del settore, delle forze politiche e sindacali, di tutti i consumatori potenziali vittime di questa offensiva proibizionista”. ”Questa legge -rileva il consigliere regionale Ds del Lazio Enzo Foschi- sara’ un cavallo di battaglia di Fini. L’idea di criminalizzare, di mettere sullo stesso piano droghe leggere e pesanti e’ una follia che non ha ragion d’essere, e’ un ritorno al passato”. Nel corso del sit-in, diversi manifestanti hanno poi indossato divise da carcerati per sottolineare la loro contrarieta’ alle nuove norme antidroga in discussione al Senato. Come risponde Giovanardi? Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, avvicinato a Palazzo Madama, ha riferito che il governo chiedera’ la fiducia sul maxiemendamento sulla droga solo se ci sara’ ostruzionismo da parte dell’opposizione. ”L’emendamento e’ stato filtrato -ha detto Giovanardi- discusso e approfondito, come era stato richiesto, a Palermo da 1.200 operatori, ed e’ stato modificato come chiesto dagli stessi operatori. Non c’e’ nulla di trascendentale, c’e’ tutta una serie di norme che consentono il recupero in comunita’, che alzano da 4 a 6 anni di pena, la possibilita’ per coloro che oggi vengono trascinati in carcere di rimanere in comunita’, e risolve anche il problema della collaborazione tra pubblico e privato nel sociale”. ”L’emendamento fa anche piu’ chiarezza -ha aggiunto Giovanardi- sulla distinzione tra spacciatori e consumatori, che vogliamo recuperare, mi aspetto anche dal centrosinistra una collaborazione. Naturalmente se ci dovesse essere invece ostruzionismo, o barricate, il governo puo’ ricorrere anche alla fiducia”. Il ministro ha detto che presentera’ l’emendamento quando il decreto legge sulle olimpiadi, a cui verra’ presentato, andra’ in Aula, ”un decreto -ha ricordato Giovanardi- che contiene gia’ la norma che ha tolto dalla ex Cirielli la recidiva per i tossicodipendenti. E’ un impegno che abbiamo preso a Palermo e che abbiamo realizzato introducendo questa norma nel decreto”. Il decreto legge approdera’ nei prossimi giorni nell’Aula di Palazzo Madama.


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